I residenti dei Navigli sono imbufaliti con Pisapia. Sognavano (letteralmente) che calasse il silenzio tra la Darsena e i due canali, ma niente da fare. La giunta una settimana fa ha votato la proroga fino al 9 ottobre per lisola estiva, quella che per i commercianti è fonte di affari e per i comitati ventidue giorni in più di rumore e sporcizia. Ieri sera dalle 20.30 hanno organizzato un presidio per protestare, «non ci hanno neanche consultati, stop alla movida». Ci è andato lassessore al Commercio Franco DAlfonso, a riportare i dati di unestate che secondo il Comune non ha destato grosse preoccupazioni in quella zona. «Non li abbiamo convocati perché ci siamo basati sul meteo e anche sui risultati positivi dellEstate sui Navigli, ma non ce lo hanno chiesto neanche i commercianti» afferma lassessore.
Di altro tenore la versione della Lega, lex assessore Alessandro Morelli, ora consigliere comunale, ieri pomeriggio anticipava: «Andremo anche noi tra i residenti dei Navigli. La movida deve essere vissuta con il confronto tra tutte le parti, cosa che questa amministrazione si è colpevolmente dimenticata. Forse perché le sciure dei Navigli a differenza dei centri sociali sono disposte a scendere in piazza solo con pentole e mestoli». Ma la movida senza disordini, puntualizza Morelli, «si ottiene con il controllo, cosa difficile se si cacciano i militari e si usa la polizia locale per fare gli esattori di multe».
Anche il vicepresidente Pdl del consiglio comunale, Riccardo De Corato batte il tasto dei controlli. E «dopo che questestate abbiamo assistito a diverse risse e accoltellamenti davanti ad alcuni locali dei Navigli - fa presente - era facile prevedere che di fronte al prolungamento dellEstate sui Navigli ci sarebbe stata la reazione dei residenti. Ci voleva un forte schieramento di vigili e polizia, ma è mancato».
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