Gabriele Villa
«Diciamo che siamo un po preoccupati qui a Perugia. E se uno è preoccupato che fa? Vuol vederci chiaro, no? Per il bene suo e quello dei cittadini come lui. D'altra parte è compito di ogni buona opposizione sorvegliare e controllare da vicino l'operato di chi governa».
Massimo Monni, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale marcia a passo spedito per i viottoli del centro storico perugino. Per qualcuno, uno a caso il sindaco diessino Renato Locchi, questo giovane cavaliere azzurro dallo spirito battagliero è diventato unossessione. Un insopportabile e maniacale Sherlock Holmes che insiste nellandare a rovistare nei cestini della spazzatura di Palazzo dei Priori.
E così, Monni, lultima che ha scoperto qual è stata?
«L'ultima è una cifra uscita dalle casse comunali che suscita curiosità. Non c'è voluta neanche la lente d'ingrandimento per portarla alla luce: dal 2001 al 2004 il Comune ha emesso mandati di pagamento ad una società, lArchiservice, specializzata nella consulenza di immagine e nella progettazione grafica, per oltre 96mila euro, mentre per il solo 2005 i compensi liquidati ammontano a 86mila euro».
Un desiderio spasmodico di promozione o qualcosa di diverso?
«Diciamo che la cosa ci ha insospettito per il semplice motivo che, allinterno del Comune esisteva già ed esiste tuttora una struttura composta da due persone, regolarmente assunte, che si occupano, o meglio, dovrebbero occuparsi di elaborare progetti grafici, depliant, locandine di tutte le manifestazioni e le iniziative ufficiali del Comune di Perugia...».
Quindi come vi spiegate lincarico del Comune all'Archiservice?
«Vorremo tanto che ce lo spiegassero il sindaco e la giunta cui abbiamo rivolto uninterpellanza visto che, a quanto ci risulta Archiservice è la stessa agenzia che ha curato la campagna elettorale del sindaco Locchi. Affidarsi a consulenti dimmagine è certamente uno strumento lecito in campagna elettorale. Ma affidare poi a questa stessa agenzia tutti i lavori di pubblicizzazione di eventi del Comune di Perugia, senza che ci siano state gare di alcun tipo per lassegnazione di quegli incarichi, è quantomeno curioso. Tanto più se si considera che Archiservice non ha solo curato la campagna elettorale del sindaco Locchi nel 2004, ma anche quella della presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti».
Ci sono altri pagamenti che vi sono saltati all'occhio?
«Anche la storia del cablaggio di Perugia non ci convince: il Comune ha pensato bene di affidare per conto proprio lincarico dellopera ad una società, la Perugia Rete, quando la Regione aveva già stanziato 320mila euro per tutti gli interventi al riguardo».
Un nuovo affaire dopo il caso del costruttore Giombini col presunto giro di tangenti che vedrebbe coinvolti nomi eccellenti della sinistra regionale. Ma che accade in Umbria?
«Su Giombini non vogliamo fare strumentalizzazioni politiche, ma attendiamo sereni il verdetto della magistratura. Insomma siamo garantisti. Certo quella vicenda fa pensare. Tanto che in uninterpellanza, il centrodestra ha scritto che le sfolgoranti rapide e cospicue fortune di Giombini sembrano da collegarsi ai rapporti con il sistema delle cooperative e con varie amministrazioni di sinistra, in particolare con i Ds. Non dimentichiamo che sarebbero state alcune società di Leonardo Giombini a finanziare la campagna elettorale del sindaco Locchi in occasione delle amministrative del 2004. Come fa anche pensare, tornando al consiglio comunale, il fatto che alla scadenza ultima del 30 giugno non sia stato presentato, non dico in consiglio comunale, ma nemmeno in commissione il bilancio consuntivo».
Avete scoperchiato il calderone del malcostume del centrosinistra o, come qualcuno vi accusa, volete solo appiccare lincendio?
Le nostre non sono insinuazioni, in base alle nostre denunce la gente è libera di pensare ciò che vuole.
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