Riceviamo e pubblichiamo:
la sottoscritta avv. Caterina Grechi, all’epoca dei fatti da voi riportati, segretario generale del Comune di Bologna, è stata assolta in entrambe i procedimenti presso la Corte dei Conti relativi a due vicende che l’hanno vista protagonista quando ricopriva il ruolo di segretario generale del comune di Terni.
Nel primo caso, quello relativo al viaggio a Londra, assolta poiché non è stato ravvisato dalla magistratura contabile alcun danno per l’amministrazione di Terni (sentenza n. 134/2010)
Nel secondo caso citato dall’articolo, relativo alla gestione irregolare del Centro Multimediale di Terni, assolta perché i fatti lesivi si erano verificati in data anteriore all’insediamento della stessa in qualità di segretario generale dell’amministrazione ternana e quindi perciò non responsabile (sentenza n. 582 del 19/7/2011).
Bufera a Bologna sulle nuove cariche in Comune. Nelle ultime ore il sindaco Pd Flavio Delbono ha rischiato di dover mettere in discussione il suo nuovo segretario generale ancor prima dellinsediamento. La protagonista, Caterina Grechi da Terni, vanta un curriculum di tutto rispetto. Con un particolare: due inchieste della Corte dei conti dellUmbria per danno erariale al Comune di Terni, dove ha ricoperto dal 2001 a oggi lo stesso ruolo di segretaria generale. Per entrambe, la Grechi ha già ricevuto linvito a comparire dalla stessa Procura della Corte dei conti. In merito al primo caso si parla di un viaggio a Londra, in compagnia di altri dirigenti e funzionari, in occasione di una fiera gastronomica internazionale per chef, ristoratori e negozianti: secondo la magistratura contabile è stata impropriamente rimborsata dal Comune umbro, amministrato dal centrosinistra. Per la Corte dei conti la trasferta non doveva essere pagata né alla Grechi né al dirigente Raffaele Semproni, che hanno ricevuto invece 3mila euro. Di conseguenza la Corte cita la nuova collaboratrice di Delbono insieme con lex sindaco di Terni ed ex parlamentare Paolo Raffaelli affinché rendano quel denaro.
La seconda inchiesta si concentra invece sulla gestione irregolare di una società (il Centro multimediale di Terni) da parte di una schiera di amministratori, tra cui la Grechi. La Procura contabile umbra ha inviato la citazione a comparire a 13 amministratori ed ex dirigenti. Del cda faceva parte anche la Grechi. La magistratura contabile accusa tutti di aver recato, con una gestione irregolare, un danno erariale al Comune ternano, che nel Centro multimediale aveva quote di maggioranza insieme ad altri soggetti pubblici.