Il dossier realizzato da un alto funzionario della Difesa Usa non precisa però quanti siano i soldati dell’Avana stanziati attualmente nel Paese sudamericano, ma asserisce che avrebbero ormai “superato” la soglia delle “diecimila unità”

Il dossier realizzato da un alto funzionario della Difesa Usa non precisa però quanti siano i soldati dell’Avana stanziati attualmente nel Paese sudamericano, ma asserisce che avrebbero ormai “superato” la soglia delle “diecimila unità”
L'autoproclamato presidente ad interim del Venezuela ha scritto una lettera ai due vice premier italiani chiedendo un incontro a Roma per spiegare la sua idea di transizione
La Lega torna ad esprime la sua posizione sul caso Venezuela. Il Carroccio non ha dubbi: "Maduro è un dittatore". Di Battista suggerisce la linea della neutralità
Austria, Francia, Regno Unito, Spagna e Svezia hanno riconosciuto ufficialmente il leader dell'opposizione quale presidente incaricato del Venezuela. Anche Germania e Danimarca si uniscono al blocco anti-Maduro
Il sostegno al capo dell'Assemblea Nazionale è arrivato dal direttore della pianificazione strategica dell'alto comando militare dell'Aviazione bolivariana. Che di Maduro dice: "Ogni giorno ha due aerei pronti per lui, se ne vada. Il Venezuela ha già sofferto abbastanza"
In un'intervista esclusiva al Tg2, l'autoproclamto presidente del Venezuela dice che Di Stefano non è informato su quanto sta avvenendo nel Paese. Ma Di Maio replica: "Decidono i cittadini"
Dopo il botta e risposta di qualche giorno fa tra Salvini e Di Battista, questa volta a salire sul ring venezuelano sono il sottosegretario agli Esteri M5s Manlio Di Stefano e il suo omologo della Lega, Guglielmo Picchi
Il Parlamento europeo ha riconosciuto Juan Guaidò come legittimo presidente ad interim del Venezuela. Astensione dei deputati di Lega e M5S
La presa di posizione pro-Maduro assunta dalla leadership del Labour è stata bollata come “squallida” dal governo di Londra e dai parlamentari conservatori
Il presidente del Venezuela, in un'intervista, si sarebbe detto disposto a mediare con le forze d'opposizione ma resta intransigente sul voto presidenziale: "Non si farà, c'è già stato. Gli imperialisti, per nuove elezioni, aspetteranno fino al 2025"