Vladimir Putin

Il futuro di Bashar al-Assad è di certo il principale pomo della discordia tra Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, ma non è l’unico. Rimangono altri punti critici a minacciare la tenuta dei sempre più precari equilibri russo-turchi

Alessandro Ronga
Russia e Turchia:  è guerra per procura?

C’è poco da esultare, perché la guerra è comunque una cosa schifosa. E c’è poco da gridar vittoria, perché la battaglia per estirpare l’Isis sarà ancora lunga e sanguinosa. Ma le notizie che arrivano da Palmira, la grande città e il grande sito archeologico occupati dall’Isis un anno fa e adesso sul punto di essere liberati dall’offensiva dell’esercito siriano appoggiato dall’aviazione russa, fanno tornare alla mente tutte le volte in cui ci siamo sentiti ripetere, in questi mesi, che l’intervento militare ordinato da Vladimir Putin non avrebbe fatto che complicare le cose, allungare la guerra, favorire l’Isis

Fulvio Scaglione
Palmira ci dice che Putin aveva ragione

Il coinvolgimento della Russia in Siria non è ancora finito. La base aerea di Hemeimeem, nella provincia costiera di Latakia e la struttura navale di Tartus, continueranno a restare operative con due battaglioni della 7th Guards Airborne Division, carri armati T-90 e sistemi di difesa a lungo raggio S-400

Franco Iacch
Siria, la seconda fase dei russi contro il Califfo
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