Politica

“Abbiamo ottenuto una vittoria storica e questa vittoria durerà per generazioni. Abbiamo rimosso due minacce esistenziali immediate. La minaccia di annientamento con bombe nucleari e la minaccia di annientamento con 20.000 missili balistici.” Così il Primo Ministro di Israele Benjamin Netanyahu. Courtesy: Youtube Primo Ministro israeliano (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Netanyahu: Contro l'Iran abbiamo ottenuto una vittoria storica SOTTOTITOLI

“Quell'impatto ha posto fine alla guerra. Non voglio fare l'esempio di Hiroshima, non voglio fare l'esempio di Nagasaki, ma è stato essenzialmente lo stesso evento che ha posto fine a quella guerra.” Così il Presidente degli Stani Uniti Donald Trump, durante un incontro con il Segretario Generale della Nato Mark Rutte all'Aja. Courtesy: The White House (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Attacco Usa contro Iran, Trump: Come a Hiroshima e Nagasaki quel colpo ha messo fine a guerra

"Per quanto mi riguarda, è assolutamente chiaro che gli Stati Uniti sono totalmente impegnati nella Nato e pienamente fedeli all’Articolo 5. E sì, c’è anche l’aspettativa, che sarà soddisfatta oggi, che i canadesi e gli europei aumentino la loro spesa militare, assicurandosi non solo di essere in grado di difendersi dalla Russia e da altre minacce, ma anche di riequilibrare, giustamente, il livello di spesa, affinché sia equivalente a quello sostenuto dagli Stati Uniti" così il segretario generale della Nato Mark Rutte, in un breve punto stampa prima dell'inizio della seconda giornata del summit Nato a L'Aia. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Rutte: "Non ho alcun dubbio sull'impegno degli Usa nella Nato"

"Naturalmente si tratta di decisioni difficili, dobbiamo essere onesti: i politici devono fare delle scelte in un contesto di risorse limitate. E non è semplice, perché all’inizio di quest’anno solo sette o otto Paesi non raggiungevano ancora l’obiettivo del 2% del Pil in spesa per la difesa, ma ora lo raggiungeranno entro quest’anno. Molti di loro inizialmente avevano indicato come orizzonte temporale gli anni 2030, ma ora si sono impegnati a raggiungere quell’obiettivo già nel 2025. Dal 2016, dall’inizio della prima presidenza di Trump, abbiamo già aggiunto complessivamente mille miliardi di dollari in spesa per la difesa. Ma oggi siamo a una terza fase: con il nuovo piano, verranno aggiunti altri trilioni. I Paesi devono trovare i fondi, e non è affatto facile. Si tratta di decisioni politiche difficili, lo riconosco pienamente. Ma allo stesso tempo, c’è una convinzione assoluta, condivisa da tutti i miei colleghi al tavolo: vista la minaccia rappresentata dalla Russia e il quadro della sicurezza internazionale, non ci sono alternative. Dobbiamo farlo. Davvero" così il segretario generale della Nato Mark Rutte, in un breve punto stampa prima dell'inizio della seconda giornata del summit Nato a L'Aia. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Rutte: "Tutti i Paesi Nato dovranno raggiungere il 2% per la difesa entro il 2025"

"Questo sarà un vertice di portata trasformativa, con un'attenzione particolare alla spesa: l’obiettivo è garantire che la NATO disponga collettivamente delle risorse finanziarie e delle capacità necessarie per far fronte alla minaccia a lungo termine rappresentata dalla Russia, ma anche al massiccio potenziamento militare della Cina. Inoltre, la Corea del Nord, la Cina e l’Iran stanno sostenendo lo sforzo bellico in Ucraina, il che rende ancora più urgente l’aumento degli investimenti nella difesa. Questo sarà il primo punto all’ordine del giorno di oggi: definire un nuovo piano di spesa per i prossimi anni. Un altro tema centrale sarà la produzione industriale per la difesa. Sappiamo di non avere ancora una base industriale in grado di produrre quanto necessario. Abbiamo aziende eccellenti, ma è fondamentale investire in nuove linee produttive e aumentare i turni di lavoro, così da produrre le munizioni e tutti gli altri equipaggiamenti di cui abbiamo bisogno. Infine, l’Ucraina sarà un tema di grande rilievo durante il vertice. Si discuterà di come garantire il continuo sostegno dei Paesi NATO negli anni a venire, affinché l’Ucraina possa continuare a difendersi e, al tempo stesso, lavorare per raggiungere una pace duratura e stabile" così il segretario generale della Nato Mark Rutte, in un breve punto stampa prima dell'inizio della seconda giornata del summit Nato a L'Aia. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Rutte: "Dobbiamo far si che la Nato abbia la capacità industriale per la difesa"

Il Primo ministro ungherese Viktor Orban scherza con il Segretario Generale della Nato Mark Rutte e il Primo ministro dei Paesi Bassi Dick Schoof durante lo scatto della foto di famiglia, in occasione del vertice Nato. Le immagini Courtesy: The White House (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Vertice Nato, Orban scherza con Rutte e Schoof alla foto di famiglia

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella foto di famiglia con il Segretario Generale della Nato Mark Rutte e il Primo ministro dei Paesi Bassi Dick Schoof in occasione del vertice Nato. Le immagini Courtesy: The White House (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Vertice Nato, Meloni nella foto di famiglia con Rutte e Schoof

"Il Progetto Vulnerabili dà concretezza al messaggio che solo pochi giorni fa ha lanciato Papa Leone XIV, il quale ha detto che la politica è la forma più alta di carità. Questo progetto, il primo del genere in Europa, fa dell'Italia una primatista in tutta Europa. Infatti grazie alla collaborazione con una grande azienda farmaceutica, la Novo Nordisk, e le associazioni del terzo settore, dà assistenza ai vulnerabili per la terapia del diabete tipo 1. Significa che per tutta la vita e in tutta Italia, questi soggetti che non si curano o hanno rinunciato alle cure riceveranno gratuitamente la terapia insulinica. È una forma di responsabilità sociale, non di carità, ma di presa in carico dei soggetti che non ce la fanno. In questo devo dire ancora una volta che l'Italia dimostra di essere un grande Paese, come ha fatto già con la legge per lo screening per il diabete tipo 1 e ce l'ha Chia, primi al mondo e per la terapia settimanale insulinica primi in Europa" così il vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè, a margine della conferenza di presentazione del Progetto Vulnerabili. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mulè (FI): "Con il Progetto Vulnerabili Italia diventa primatista nella lotta al diabete"
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica