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Nel corso degli anni il Leoncavallo ha smesso fortunatamente di essere una roccaforte di scontri ed è diventato una zona extraterritoriale di Milano dove si facevano soprattutto affari illeciti. Che questa zona di illegalità più affaristica che politica abbia potuto prosperare per anni nella città sotto la benedizione delle giunte che si sono avvicendate negli anni è uno dei grandi misteri.

Luca Fazzo
I pagliacci del Leoncavallo

Uomini e mezzi delle forze dell'ordine schierati davanti al Leoncavallo a Milano. Questa mattina, 21 agosto, è iniziata l'esecuzione dello sfratto del centro sociale meneghino, occupato dal 1994. Per effettuare lo sgombero sono intervenuti, in via Watteu, diversi agenti e mezzi della Polizia di Stato, dei carabinieri e l'ufficiale giudiziario. All'interno dei locali non era presente nessuno.

LaPresse
Leoncavallo, le forze dell'ordine preparano lo sgombero

All'aeroporto di Malpensa sono intervenuti i Vigili del Fuoco del presidio aeroportuale, per spegnere le fiamme che hanno interessato il check-in 13 del Terminal 1. A causa della presenza di fumo, si è resa necessaria l’evacuazione del Terminal. L’area interessata è stata rapidamente raggiunta e messa in sicurezza da una delle squadre di Vigili del Fuoco aeroportuali. Non si registrano feriti tra passeggeri, operatori aeroportuali e personale di soccorso. L’attività dello scalo è proseguita senza particolari disagi per il traffico aereo. Sono in corso le verifiche per ricostruire la dinamica dell’evento.

Redazione web
Panico a Malpensa, uomo distrugge check-in e appicca incendio

Alle ore 18:30 circa in via provinciale panza 350, un 69enne avrebbe sparato e ucciso il compagno e la madre della sua ex moglie. Le vittime sono un 48enne e una 63enne di origini ucraine. Avrebbe poi rincorso e sparato anche la ex moglie, 42enne di origini ucraine. La donna è attualmente ricoverata all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, in prognosi riservata. Il 69enne avrebbe poi rivolto l’arma contro di sé, sparando un colpo uccidendosi. Indagini a cura dei carabinieri della compagnia di Ischia

Stefano Vladovich
Tragedia a Ischia: 69enne uccide due persone e poi si toglie la vita. Le immagini dal luogo

La Procura per i minorenni di Milano, guidata da Luca Villa, sta verificando le condizioni di vita e abitative dei 3 ragazzini e della ragazzina fra gli 11 e i 13 anni identificati e fermati ieri per la morte di Cecilia de Astis, la 71enne investita e uccisa a Gratosoglio da un'auto rubata guidata dagli stessi. È uno dei passaggi necessari ai pm per i minori prima di prendere provvedimenti sui ragazzi, non imputabili perché sotto i 14 anni di età, come eventualmente il collocamento in comunità. Da quanto si apprende i giovanissimi, ieri sera riaffidati alle rispettive famiglie, in mattinata si sono allontanati dall'accampamento di via Selvanesco dove vivono spostandosi in un'altra zona, non lontana, per sfuggire alla pressione mediatica di decine di giornalisti e telecamere accorse sul posto martedì dopo l'identificazione. Intorno alle 13 sono rientrati scortati da una pattuglia, tutti tranne uno che si era allontanato ed è stato intercettato in via Ovada. Al momento è presente sul posto la polizia locale di Milano e si trovano nell'accampamento 3 adulti e una dozzina di bambini.

LaPresse
Investita e uccisa a Milano: i carabinieri nel campo rom dei minori
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