"Il 28 settembre, la Moldavia ha votato chiaramente per l'Europa, nonostante la massiccia interferenza della Russia. Non sono state semplici elezioni, è stata una prova per la democrazia sotto attacco. E i cittadini moldavi hanno superato questa prova. Le autorità sono riuscite a sventare i piani russi", lo ha detto la Presidente della Moldavia Maia Sandu, rieletta da poco, al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea a Copenaghen. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Maia Sandu: Voto Moldavia test per democrazia, sventati i piani russi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato di aver discusso della fornitura di armi a lungo raggio con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Abbiamo parlato con gli Usa e ringraziamo Trump per il dialogo produttivo. Abbiamo parlato di armi a lungo raggio”, ha detto Zelensky al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea a Copenaghen. “Ora tutto dipende dalle decisioni del presidente Usa”, ha aggiunto il leader ucraino. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Zelensky: Ho parlato di armi a lungo raggio con Trump, tutto dipende da lui

"Non stiamo aspettando, stiamo correndo. Stiamo correndo velocissimi. Saremo pronti molto presto e tocca ai grandi in sala non aspettare, ma di abbracciarci e accoglierci perché saremo un grande valore aggiunto per l'Ue. Ci sono molte, molte lezioni che l'Ue può imparare da noi. Agire come un tutt'uno e raggiungere una convergenza di tutto ciò che riguarda la sicurezza, cosa che finora non è avvenuta. C'è molto movimento in termini di informazioni e dati. E, soprattutto, non solo rafforzare l'aspetto militare, ma essere un piano di pace europeo." Lo ha detto il premier albanese Edi Rama al vertice della Comunità politica europea a Copenaghen, Danimarca. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Edi Rama: L’Albania corre verso l’Ue, che da noi può imparare molte lezioni

“Garantiremo la protezione diplomatica ai nostri cittadini e senza alcun dubbio la protezione dei diritti che potranno essere compromessi dall’azione del governo israeliano. Come ho detto in molte occasioni, la Flotilla non rappresenta alcun pericolo per il governo israeliano, che speriamo che non costituisca alcuna minaccia per la Flotilla stessa. Quello che sta facendola Flotilla è sostituirsi a Israele, che sta impedendo il rifornimento di aiuti umanitari a Gaza. Credo che si debba riconoscere e applaudire quella solidarietà che esprime la società spagnola e molte altre, perché stiamo parlando di una flottiglia che rappresenta più di 40 nazionalità, più di mille partecipanti”. Così il Primo ministro spagnolo Pedro Sanchez a margine del vertice Ue che si sta tenendo in questi giorni a Copenaghen. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Flotilla, Sanchez: Madrid impegnata in protezione diplomatica suoi cittadini fermati da Israele

Come torneranno a casa i 40 italiani che si trovavano sulle barche della Flotilla? Il governo non intende pagare per i loro biglietti aerei. E sarebbe molto ironico se, alla fine, sarà proprio il premier israeliano, tanto odiato dagli attivisti, ad organizzare i voli per farli uscire dallo Stato ebraico

Gabriele Barberis
Flotilla, ultima beffa: Bibi gli paga il ritorno a casa
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