Il maltempo quest'oggi picchia duro specialmente l'area di Barcellona con voli dirottati e lo stop dell'Alta velocità
Il maltempo quest'oggi picchia duro specialmente l'area di Barcellona con voli dirottati e lo stop dell'Alta velocità
La sovrana, bella, muovendo appena i capelli ravviati, ha abbandonato il tono ufficiale, composto e nobiliare
L'attesa globale dei risultati del contrasto al cambiamento climatico non possono essere pretesto all'inerzia locale nel prendere le misure necessarie a contrastare i fenomeni meteorologici estremi
Contestati il re Felipe e il premier. Fango e colpi di bastone. La regina in lacrime
Sono 1.900 le telefonate di chi non ha notizie dei familiari
La regina Letizia di Spagna ha pianto tra gli alluvionati che ha incontrato a Paiporta, uno dei paesi maggiormente colpiti dalle forti piogge che si sono abbattute sulla provincia di Valencia. Insieme a re Felipe VI, la regina si è fermata a parlare con i cittadini colpiti, ha abbracciato alcune donne e si è commossa mentre la folla inveiva contro la delegazione istituzionale in visita, di cui faceva parte anche il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. "Non è colpa sua", hanno detto alcuni dei contestatori alla regina Letizia, sporcata di fango durante la protesta.
Durissima contestazione della popolazione a Paiporta, una dei Paesi più colpiti dall'alluvione nella regione di Valencia, per la visita di Re Felipe e del primo ministro Sánchez, accolti con urla e lanci di fango
Re Filipe in visita a Valencia circondato dai contestatori, soprattutto giovani, che hanno chiamato lui e altri vertici del governo assassini. Il re ha assicurato tutto l'aiuto possibile alla città devastata dall'alluvione.
Attimi di paura a Valencia durante la visita di re Filipe, del primo ministro Pedro Sánchez e di Carlos Mazón governatore di Valencia, arrivati nella città spagnola devastata dall'alluvione. La popolazione li ha accolti chiamandoli "assassini" e tirandogli manciate del fango che ormai da giorni ha completamente seppellito la città, provocando centinaia di morti e un numero ancora imprecisato di dispersi.
Accuse sull'innalzamento del livello dell'emergenza. I calciatori: "Rinviare tutto"