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Quelli che ostentano grande preoccupazione per la sorte dei bambini della Siria avrebbero dovuto scrivere qualche riga, almeno per decenza, sulla manifestazione che pochi giorni fa ha animato le scuole e le piazze di Aleppo, Damasco, Homs Yabroud e Tartus, dove migliaia di bambini cristiani e musulmani si sono radunati per chiedere la fine della guerra e pregare per la pace. “Con la nostra gioia e il nostro canto”, hanno scandito i ragazzi, “vogliamo oggi esprimere il desiderio che nella nostra amata Siria salga la musica della pace e non il rumore delle bombe, perché possiamo continuare a vivere con i genitori e gli amici e possiamo studiare e giocare senza paura”. L’appello dei bambini proseguiva in modo significativo: “Ti chiediamo, Signore, di illuminare i capi dei popoli che decidono il nostro destino, perché scelgano la pace e non la guerra”

Fulvio Scaglione
Siria, la manifestazione ​di cui nessuno parla

Insospettita da alcuni attegiamenti del figlio, ha deciso di mettere alcuni telecamere nascoste. Così la mamma di Luke ha scoperto che la sua baby sitter lo maltrattava. Il piccolo è affetto dalla sindrome di down, per questo la famiglia ha chiamato una tata che però si è rivelata essere un orco

Anna Rossi
Baby sitter picchia il bambino down
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