Il ministro del Lavoro sollecita il presidente della Camera sull'approvazione del ddl che giace da un anno e mezzo a Montecitorio.

Il ministro del Lavoro sollecita il presidente della Camera sull'approvazione del ddl che giace da un anno e mezzo a Montecitorio.
Il presidente della Camera risponde al Carroccio, che aveva chiesto di aprire un dibattito, a Montecitorio, per valutare l'imparzialità del suo operato: "E' inammissibile, ne deriverebbe un condizionamento nello svolgimento dei compiti attribuiti al presidente d’assemblea, con conseguente inevitabile affievolimento del suo ruolo di terzietà"
Il Carroccio ha chiesto ufficialmente all'ufficio di presidenza di Montecitorio e ai capigruppo di discutere, in aula, sul comportamento di Fini "che ha tenuto atteggiamenti discutibili che ledono la dignità del parlamento". Urso: "Letterina di Natale scritta da ignoranti delle istituzioni"
L'aula di Montecitorio ha bocciato la mozione di sfiducia per il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, presentata dall'Italia dei valori. Hanno votato a favore Pd e Idv. Contro Pdl e Lega. Il "terzo polo" si è astenuto
Gianfranco Fini non vuol sentire parlare di dimissioni: "Sono stato eletto e rimarrò fino all'ultimo giorno". Il leader del Fli si dice poi convinto che questa "è una legislatura che può durare". E sull'ipotesi di incompatibilità con la sua attività politica risponde: "Devo rispettare in primo luogo il mio mandato"
Il leader di Fli smentisce personalmente le indiscrezioni che lo volevano vicino alle dimissioni dalla presidenza della Camera. Fini ai dipendenti di Montecitorio: "Le istituzioni restano e gli uomini vanno, siamo pro-tempore e tutti dovrebbero ricordarselo"
Alcuni parlamentari, come ad esempio Maurizio Grassano, hanno avuto più di un ripensamento sulla propria collocazione politica. Per l'esattezza, nel suo caso, tre.
In una lettera Bondi chiede al Presidente della Repubblica di verificare se Fini svolga il suo ruolo di garanzia come terza carica dello Stato. Fini avrebbe detto: "Come fa Bondi a rimanere al suo posto di ministro?". E il diretto interessato: "Abnorme commistione fra l’imparzialità del ruolo di presidente e quello di leader di un gruppo parlamentare"
Il leaer dell'Udc: "Il premier ha ottenuto la fiducia che voleva per tre voti e ora ha solo il dovere di governare. Noi in caso di elezioni siamo pronti a presentarci agli italiani con una proposta di governo alternativa al Pdl e al Pd"
Al termine del voto i deputati di Pdl e Lega contro il presidente della Camera: "Dimissioni!". Berlusconi: "Grazie, ce l'abbiamo fatta". Cicchitto: "Fallito il ribaltone". Bersani: "Non ce la faranno"