Il primo caso di delazione è avvenuto a Vinovo, in provincia di Torino. Quando i carabinieri sono intervenuti nella casa sospetta non hanno registrato irregolarità
Il primo caso di delazione è avvenuto a Vinovo, in provincia di Torino. Quando i carabinieri sono intervenuti nella casa sospetta non hanno registrato irregolarità
Il comandante generale inasprisce il codice interno: sì al procedimento disciplinare prima della sentenza
Il generale Taurelli subentra a De Vita, Mannucci al provinciale
Dall’alba, in Torino e nell’hinterland torinese, oltre 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo 17 misure cautelari in carcere, emesse dal GIP del Tribunale di Ivrea su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in usura, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente, porto abusivo d’arma da fuoco, riciclaggio e traffico internazionale di autovetture rubate. L’indagine dei militari dell'Arma nasce dopo il suicidio di una vittima che non riusciva a pagare debiti con tassi d’interesse pari al 94%. Le immediate investigazioni hanno consentito di identificare due usurai e di individuare una complessa attività criminale coinvolgente, oltre ai predetti, altri complici a loro collegati per lo spaccio di cocaina in Settimo Torinese, alcuni dei quali contigui a esponenti di una “locale” di ‘ndrangheta. Disvelati anche episodi di ricettazione e riciclaggio di auto di lusso destinate al mercato estero (Finlandia, Francia e Ungheria). / Carabinieri
I dem: “Dalla parte delle forze dell’ordine”. Ma è polemica per la gestione dei migranti positivi al Covid
Il comandante Papaleo per 5 ore davanti ai pm di Piacenza
Il carabiniere è gravissimo: quattro fermi
Francesca è una trans che frequentava la caserma dei Carabinieri di Piacenza e a Radio Capital ha svelato alcuni nuovi dettagli sulla vicenda
C'è chi scarica le responsabilità sul capo e chi spera di cavarsela con poco. Troppe le ambiguità. Le vittime: "Ascoltate anche noi"
Nelle intercettazioni Montella, il capo della banda, si vanta di prendere "erba e coca" dalla 'ndrangheta nel Milanese