Una volta certe tragedie erano rare. Non perché fossero tempi più sicuri, ma perché eravamo più presenti, più vigili, più attenti, meno distratti dal caos e dalla vacuità che oggi ci braccano

Una volta certe tragedie erano rare. Non perché fossero tempi più sicuri, ma perché eravamo più presenti, più vigili, più attenti, meno distratti dal caos e dalla vacuità che oggi ci braccano
Una tragedia di questo tipo deve anche indurci a riflettere e a correggere alcuni nostri usi e le storture che caratterizzano la società attuale
No, non è il patriarcato a determinare violenze e femminicidi. È semmai una cultura volta a deresponsabilizzare i giovani, è la rinuncia da parte dei genitori a fare i genitori
Cosa c'è di lodevole nel malmenare colui che non ti ha fatto alcun torto, l'estraneo che sale sul ring per misurarsi con te a suon di pugni? Non lo comprendo
Dal "paletto" al "silenzio attivo": guida per trattare con gli adolescenti. Sfatando il mito del dialogo a ogni costo
Il pedagogista Daniele Novara: "Le madri devono ritagliarsi un altro ruolo. E imparare ad aspettare"
La scelta del nome da dare al proprio figlio è un momento importante, ma ce ne sono alcuni che non possono essere utilizzati
Ha confessato John o Jaki che dir si voglia (sempre Mister Fiat è) riguardo a mamma Margherita Agnelli che, dopo la fine del primo matrimonio che generò tre figli, ella si unì a un nobile russo, e per adeguare i piccini di 6 (John), 5 (Lapo), 3 anni (Ginevra) cercò in ogni modo di trasformarli in piccoli russi ortodossi
Marcell posta la foto della riconciliazione: "Bello ritrovarsi". Tamberi: "Molto difficile perdonarsi"
Crepet sostiene che i genitori-amici stiano arrecando parecchi danni alle nuove generazioni, che non hanno più punti di riferimento con i quali condividere le domande essenziali della loro vita: chi sono? Perché sono al mondo? O, per citare Bruce Chatwin, che ci faccio qui?