giorno del ricordo

Nel 1944 Graziella ha nove anni. I suoi genitori vengono presi e uccisi, lei trascinata via e costretta a vivere per mesi con i partigiani titini. "Sono viva grazie a mio fratello".

Marianna Di Piazza
Una bambina in mano ai partigiani di Tito

Come ogni 10 febbraio, si è svolta la celebrazione della giornata del Ricordo in onore ai Martiri delle foibe e all'esodo giuliano-dalmata. A Basovizza (Trieste) la solenne commemorazione alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Numerosi gli studenti giunti dalle scuole di tutta Italia per l'occasione.

Fausto Biloslavo
Le celebrazioni alla foiba di Basovizza

I documenti inediti sui giorni dopo l'armistizio: "A Sussak fecero sparire i corpi trasformandoli in sapone"

Redazione
La testimonianza inedita

A guerra finita, il primo maggio 1945 Tito entrò a Trieste. Le forze jugoslave portarono i prigionieri, con i vagoni merci, fino alla foiba 149. Lì le vittime venivano fatte precipitare nel baratro.

Marianna Di Piazza
Alla foiba n. 149

Siamo andati a Basovizza dove ogni anno, il 10 febbraio, si ricordano le vittime italiane dei partigiani di Tito e il tragico esodo giuliano-dalmata. Nei luoghi del dramma vi raccontiamo una storia troppo spesso dimenticata. "Qui vengono scoperte continuamente nuove foibe piene di cadaveri".

Marianna Di Piazza
Nei luoghi del dramma delle foibe

Nel porto vecchio di Trieste, il Magazzino 18 ha conservato per oltre 70 anni le masserizie degli esuli istriani, fiumani e dalmati.

Serenella Bettin
Magazzino 18, dove il tempo si è fermato
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