Il post ironico del direttore del Tg di La7

Il post ironico del direttore del Tg di La7
Le ultime quattro persone nelle mani degli insorti sono state rilasciate dopo una lunga trattativa durata per giorni
La Boldrini condanna la repressione di Erdogan. E invita l'Europa ad accogliere i turchi: "Fuggono da un contesto in cui non si rispettano le libertà individuali"
Le trame degli Emirati Arabi e dell’Arabia Saudita per deporre Erdogan. Ai sauditi non è andato giù il riavvicinamento a Putin
Nell’intreccio di misteri e colpi di scena che hanno caratterizzato il fallito golpe, con cui una frangia delle forze armate ha maldestramente cercato di rovesciare il presidente turco Erdogan, appare anche una “flotta fantasma”
Una nota azienda pugliese ha visto bloccati i suoi capi di abbigliamento a Istanbul dopo il tentato colpo di stato. In ballo merce per decine di migliaia di euro. Rischio perdita della commessa. Il tir è ora in partenza
Il golpe che avrebbe dovuto rovesciare il potere in Turchia era previsto per l’alba di sabato, ma è stato anticipato a venerdì notte perché i servizi turchi scoprirono i piani dei militari qualche ora prima che scattasse il Putsch
I cieli della Turchia, la notte di venerdì, erano affollati di caccia F-16. I jet si rincorrevano a bassa quota sopra Ankara ed Istanbul illuminandosi reciprocamente con i radar d’attacco, senza però arrivare mai ad aprire il fuoco. E tra i piloti che, nella notte di venerdì, a bordo dei jet F-16, inseguivano ad altissima velocità gli stessi caccia guidati dagli uomini rimasti fedeli al presidente Recep Tayyip Erdogan, c’erano anche i due piloti che il 24 novembre del 2015, al confine tra Siria e Turchia, abbatterono in volo il Su-24 Fencer russo, impegnato nelle operazioni anti-Isis nel nord della Siria, che per 17 secondi violò lo spazio aereo turco
Capire chi ci sia dietro il tentato colpo di Stato in Turchia è difficile. Anzi: difficilissimo. Venerdì sera, non appena i carri armati hanno preso il ponte sul Bosforo e le principali vie di Istanbul e Ankara, si pensava a un golpe “sincero”, di quelli che hanno fatto la storia della Turchia
La tv azera, sotto pressioni della Turchia, ha deciso di non trasmettere un'intervista a Fethullah Gülen, accusato da Erdogan di essere il mandante del recente tentativo colpo di Stato avvenuto