Gli stranieri fingono che la loro macchina è stata gibollata da quella del vicino e chiedono cento euro per chiudere un occhio sulla vicenda
Gli stranieri fingono che la loro macchina è stata gibollata da quella del vicino e chiedono cento euro per chiudere un occhio sulla vicenda
Una donna ha filmato un gruppo di immigrati mentre si pestavano in una via del centro della città
IL REPORTAGE Al confine tra Ungheria e Serbia entrano i disperati che da Siria, Nord Africa e Pakistan entrano in Europa
Nuova tragedia dell'immigrazione: trovati 17 cadaveri su un barcone. Continuano senza sosta gli sbarchi di clandestini
Bergoglio paragona la "piaga dell'aborto" agli immigrati morti nel canale di Sicilia: "Amare la vita è prendersi cura dell'altro"
Da questa foresta che divide l’Ungheria dalla Serbia nei pressi della cittadina di Ásotthalom passano indisturbati migliaia di migranti che da Afghanistan, Pakistan, Medio Oriente, Nord Africa e Sahel arrivano in Europa
Siamo a Ásotthalom, un comune di 4.000 abitanti che da circa un anno è salito all’onore delle cronache per essere diventato il crocevia di transito di centinaia di migliaia di migranti che da Afghanistan, Pakistan, Medio Oriente, Nord Africa e Sahel, attraversano i Balcani e, nascosti tra la fitta vegetazione, entrano nell’Eurozona. Zoltán, 24 anni è uno dei tre ragazzi che il sindaco di Ásotthalom, Lazslo Toroskay, ha assunto per vigilare sulla frontiera ungherese