Le truppe federali di Baghdad hanno liberato il palazzo del governo di Falluja, da quattro mesi obiettivo di una violenta offensiva militare

Le truppe federali di Baghdad hanno liberato il palazzo del governo di Falluja, da quattro mesi obiettivo di una violenta offensiva militare
“Il generale Soleimani combatte nel nostro paese su invito del governo iracheno per fornire consulenza militare all’esercito regolare”. È quanto ribadisce il comandante delle Forze di Mobilitazione Popolare, Abu Mehdi al-Mohandes, in una dichiarazione al canale in lingua araba al-Sumeria
Il leader dell'organizzazione dello Stato islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, sarebbe rimasto ferito in un bombardamento lungo il confine tra Siria e Iraq
”O con noi o morite di fame!”, è questo il diktat che l’Isis ha imposto alla popolazione irachena diFalluja. E a diffondere la notizia della situazione che sta vivendo la popolazione civile della città irachena in mano allo Stato Islamico, è stata l’agenzia Reuters
Abu Azrael, un quarantenne sciita e super addestrato, è in prima linea contro i tagliagole del Califfato
19 donne curde che non hanno accettato di essere le schiave sessuali dei miliziani dell'Isis sono state bruciate vive in piazza a Mosul davanti a centinaia di persone
“L’esercito iracheno non è migliorato negli ultimi otto mesi. Ci sono svariati problemi. Tra questi, la resistenza di alcuni ufficiali iracheni di livello inferiore nell’inviare le unità alla formazione americana. Il problema è che non siamo sicuri di dove tutto ciò ci porterà”.
Le truppe irachene, secondo quanto riferito da Afp, sarebbero entrate a Falluja. L’avanzata delle forze di Baghdad procede da giorni. Ieri sera erano state liberate le zone di Al Buhaua, Al Yamila e Al Hasi, nel sud della città. Nelle operazioni sarebbero morti almeno 50 terroristi. Dopo aver accerchiato la città, questa mattina all’alba è iniziata l’avanzata finale verso il centro di Falluja
Padre Luis Montes racconta come l’Iraq sta vivendo queste ore cruciali: "L’offensiva su Mosul partirà a breve"
La Coalizione ha condotto 12.453 attacchi aerei in Iraq e Siria. Più di 8.500 raid si sono verificati in Iraq e quasi 4.000 in Siria. Sganciate 41,697 bombe.