Maria Giulia Sergio parlava via Skype con la sorella Marianna: "Qui stiamo ammazzando i miscredenti". Ecco le conversazioni choc per convincerla a raggiungerla in Siria
Maria Giulia Sergio parlava via Skype con la sorella Marianna: "Qui stiamo ammazzando i miscredenti". Ecco le conversazioni choc per convincerla a raggiungerla in Siria
Le nozze combinate con "un fervente religioso pronto a combattere". Poi il volo in Turchia e il viaggio al confine siriano
Cristiani e musulmani di confessione sciita e sunnita sono da mesi uniti contro i gruppi takfiri (apostati dell’Islam) dell’Isis e di Al Nusra
La ragazza, subito dopo l'attentato, scrisse: "Cosa gradita per i fedeli!!! Dio è grande! Due dei mujaheddin hanno assassinato i fumettisti, quelli che hanno offeso il Profeta dell’Islam, in Francia"
Il movimento Jaysh al Islam ha diffuso un video con l’esecuzione di un gruppo di prigionieri Isis. I militanti anti-Isis, come racconta il Corriere hanno scelto una vendetta curiosa. Hanno indossato le tute arancioni tipiche delle vittime e dei prigionieri dell'Isis per imbracciare i fucili e sparare ai jihadisti durante un'esecuzione. Il filmato è stato girato nella regione dell’Est Goutha, non lontano da Damasco. I jihadisti dell'Isis sono stati incatenati alle mani e ai piedi e vestiti con abiti neri. Poi è arrivato il colpo di grazia in testa. Il video e l'esecuzione sono un chiaro messaggio al Califfato: la vendetta dei siriani comincia a farsi crudele, una risposta al sangue e alla furia omicida dell'esercito del terrore.
Il Califfato espande le proprie mire sulla Palestina. E attacca il governo di Hamas: "Troppo morbido nell'imporre la legge islamica"
Inchiesta della Procura di Milano sulla rete di Maria Giulia Sergio, 27 anni, adesso jihadista in Siria: "Voglio morire come una martire". Sostieni il reportage
Nelle parole di Maria Giulia Sergio un mix di determinazione e violenza
L’operazione antiterrorismo "Martese", condotta dalla Polizia, ha riguardato due nuclei familiari, uno formato da cittadini italiani convertiti da qualche anno all’Islam e determinati secondo le indagini a partire per la Siria, l’altro composto da cittadini di nazionalità albanese residenti nella provincia grossetana
L'allarme del dipartimento della Difesa statunitense: "Rischio attacchi jihadisti in Italia"