Isis

Il video dura appena 16 secondi e mostra il volto, interamente coperto da una sciarpa kefiah, di quello che sarebbe il terrorista, dietro il quale c'è un drappo nero. L'uomo pronuncia poche parole in inglese: "In nome di Allah, il misericordioso e il generoroso, questo è solo l'inizio: i leoni dello Stato Islamico stanno cominciando ad attaccare tutti i crociati. Allah Akbar, Allah Akbar". E subito dopo, l'uomo innalza un cartello bianco su cui è scritto solo un luogo, con la data di ieri, in inglese e in arabo: "Manchester, 2017-05-22"

Sergio Rame
Strage a Manchester, il video di rivendicazione

Non ha avuto grande eco il bombardamento operato ieri dall’aviazione statunitense contro un convoglio di milizie sciite ad Al-Tanf, al confine tra Siria, Giordania e Iraq. Invece ha una certa rilevanza nel quadro del conflitto che si sta dipanando in terra siriana

Davide Malacaria
Siria, si tratta sotto le bombe

Ora la Cnn conferma queste voci e, tramite fonti dell'intelligence americana, fa sapere che migliaia di uomini e simpatizzanti dello Stato islamico potrebbero trovarsi in un'area compresa tra le città siriana di Mayadin e quella irachena di al Qaim per creare una nuova cellula specializzata nella creazione e nell'uso di armi chimiche

Matteo Carnieletto
Una nuova cellula del Califfato per fabbricare le armi chimiche
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