


Dopo 38 furti in quattro anni, Fredy Pacini spara al ladro entrato nel suo magazzino per derubarlo. Il racconto choc: "Voleva raggiungermi... era spavaldo, pericoloso"

L'assalto dei quattro banditi coi volti coperti da maschere di carnevale. Il gioielliere spara e ne uccide uno. Un altro fermato da un ispettore libero dal servizio

Matteo Salvini è stato allontanato dalle tribune riservate al pubblico dell'Aula della Camera, poco prima della votazione finale sulla legge di riforma della legittima difesa. Il leader della Lega ha infatti gridato "vergogna, vergogna" ed è stato accompagnato fuori dall'Aula dei commessi. Il Regolamento della Camera vieta a chiunque sieda in tribuna qualunque segno di approvazione o disapprovazione per quanto avviene nell'emiciclo

La richiesta di rinvio è stata avanzata da Marotta (Ap). Serrata l’ostilità della Lega (i parlamentari del Carroccio indossavano, sotto la giacca, una maglietta bianca con la scritta a caratteri, verdi, cubitali difesa sempre legittima) rivendicando la primogenitura del provvedimento e protestando contro quella che è stata interpretata come un tentativo "di insabbiare", da parte della maggioranza, le iniziative dell’opposizione. Il presidente di turno, Roberto Giachetti, ha reso noti all’Aula i precedenti in materia da parte di presidente della Camera e Aula, nel ’98, spiegando che il rinvio è inteso "come strumento che non incide sul provvedimento ma solo sulla procedura", ricordando anche che situazioni analoghe sono state risolte, dal ’98 ad oggi, con il rinvio in commissione di richieste su Tangentopoli, rapprentanze sindacali, immigrazione, fondo non autosufficienti, omofobia, apertura degli esercizi commerciali, conflitto d’interessi. A favore della richiesta di rincio Pd, Ap, SI; contrari, oltre alla Lega, FI, Cor, M5S.
