Un gruppo di cacciatori di Ufo accusa l'agenzia spaziale: "Sta nascondendo una cupola aliena su Marte"
 
Un gruppo di cacciatori di Ufo accusa l'agenzia spaziale: "Sta nascondendo una cupola aliena su Marte"
 
La scoperta di acqua su Marte potrebbe indicare la presenza nel sottosuolo di microbi simili a quelli che si trovano in alcune zone dell’Antartide
 
Secondo Frank Jacob, all'opinione pubblica viene nascosta la verità sugli ET
 
Arrivano nuove foto da Marte e gli ufologi si interrogano: "C'è vita sul pianeta rosso?". Possibile, almeno a giudicare da alcune immagini della sonda Curiosity analizzate dall'esperto di Ufo Scott C. Warning, che ha pubblicato un articolo sull'Ufo Sighting Daily, nel quale, appunto, si vede un presunto scorpione gigante (lo scheletro) e una struttura che, sempre secondo Warnning, potrebbe contenere numerosi alieni. Nel suo articolo, l'ufologo, commenta l'immagine: "La vita su Marte? Anche a me sembra strano, ma in questa immagine si vede chiaramente una creatura nera, con una forma molto simile a quella di un coleottero o di uno scorpione". Warning aggiunge: "Vicino alla creatura è possibile vedere una sorta di capanna, probabilmente costruita da minuscole donne aliene". Ipotesi assai "peculiare", quest'ultima, subito smentita da altri esperti, mentre sulla creatura a forma di scorpione, la Nasa, non ha ancora voluto fornire alcuna risposta ufficiale. Ed è proprio sul silenzio della Nasa che si concentrano i sospetti degli ufologi. Di fatto l'agenzia spaziale americana è molto precisa nello smentire le informazioni che arrivano dalle riviste specializzate o che circolano sul web. Questa volta un assordante silenzio. Forse anche alla Nasa si stanno chiedendo cosa ci sia dietro quelle immagini...
 
		
"C'è vita sul pianeta rosso?". Possibile, almeno a giudicare da alcune immagini della sonda Curiosity analizzate dall'esperto di Ufo Scott C. Warning
 
"C'è uno strano animale su Marte". Sui social network da qualche settimana è diventata virale una serie di scatti pubblicati dalla Nasa che fanno riferimento alle rilevazioni sulla superficie del pianeta da parte delle sonde inviate dall'agenzia spaziale. A segnalare alla Nasa una "strana forma su Marte" sono stati alcuni appassionati di astronomia che hanno riferito di aver visto in quelle foto "un mostro con numerose zampe, una creatura simile a un ragno o un granchio sovradimensionale che si nasconde tra le rocce della formazione montuosa fotografata". Secondo gli esperti della Nasa, questo tipo di avvistamenti sarebbero abbastanza comuni. Seth Shostak, l'astronomo che dirige il Centro di Ricerca SETI, afferma: "Mi arrivano foto di formazioni di questo genere una volta alla settimana. Coloro che me le mandano in genere sono eccitatissimi perché dicono di aver trovato QUALCOSA che non avrebbero mai pensato di scoprire sulla rugginosa, polverosa superficie del pianeta rosso. In genere parlano di animali, ma a volte ritengono di aver visto anche cose più strane, come per esempio parti di macchine. Forse pensano che ci siano macchine su Marte". Secondo lo scienziato si tratta semplicemente di un esempio di un fenomeno che si chiama "Pareidolia, cioè la capacità della mente di vedere forme familiari a partire da cose che ci passano davanti agli occhi (pensate, per esempio, alle forme che vediamo nelle nuvole). Si tratta di un retaggio evolutivo, una capacità del senso della vista piuttosto utile per individuare i predatori". Intanto però il sito dell'Università di Berkeley che segue da vicino questo tipo di fenomeni è stato invaso da segnalazioni all'indirizzo mail SETI@home. Sul portale inoltre è possibile analizzare le trasmissioni di dati provenienti dallo spazio col vostro computer personale.
 
		
Sui social network da qualche settimana è diventata virale una serie di scatti pubblicati dalla Nasa che fanno riferimento alle rilevazioni sulla superficie del pianeta da parte delle sonde inviate dall'agenzia spaziale
 
Il generale Charles Frank Bolden Jr.: "Atterreremo su Marte, abbiamo una precisa timeline. Lo faremo dopo il 2030, impiegheremo più di 10 anni per prepararci"
