A meno di una settimana dallo stupro di una donna slovacca siamo tornati nella zona della stazione Tiburtina e abbiamo constatato il grave stato di degrado della zona. E, intanto, i migranti della tendopoli del Baobab negano la violenza

A meno di una settimana dallo stupro di una donna slovacca siamo tornati nella zona della stazione Tiburtina e abbiamo constatato il grave stato di degrado della zona. E, intanto, i migranti della tendopoli del Baobab negano la violenza
Parigi aveva promesso di fermare gli sconfinamenti. Ma il video pubblicato ieri la incastra. Così non rispettano i patti
Migliaia di migranti provenienti dall’Honduras e diretti verso gli Stati Uniti sono stati fermati con la forza dalle forze di polizia messicana lungo il confine tra Guatemala e Messico. Il presidente americano Trump dichiara di essere pronto a chiudere le frontiere del sud con l’intervento dell’esercito se la situazione dovesse peggiorare
Macron continua a scaricarci i migranti. In 48 ore registrati almeno 26 sconfinamenti. E Amnesty denuncia: "La lista delle pratiche illegali è lunga"
Il presidente degli Stati Uniti ha avvertito Honduras, Guatemala ed El Salvador che se i 2mila migranti honduregni non saranno fermati, Washington bloccherà i soldi
Durante il meeting interreligioso di Sant'Egidio, a Bologna, l'arcivescovo di Ferrara attacca la stretta del governo sull'immigrazione
Il populismo è al centro del dibattito ecclesiastico. Il "capo" dei gesuiti e il cardinale Walter Kasper hanno avvertito l'Europa dell'esistenza di un "pericolo".
L'associazione Baobab Experience, che gestisce la tendopoli per i migranti dove la scorsa settimana una donna è stata violentata, risulterebbe tra gli assegnatari di due bandi da 499mila euro per progetti di accoglienza. E i residenti gridano allo scandalo
La donna si rivolge coraggiosamente ad un gruppo di extracomunitari sprovvisti di titolo di viaggio. Alcuni tentano di impietosirla esponendo bambini o lamentando problemi ad una gamba: “Non me ne frega niente della gamba, sei giovane e vai a lavorare se vuoi”
L'arcivescovo Kocsis, metropolita ungherese, ha difeso Orban sui migranti. Per l'ecclesiastico è necessario "aiutarli a casa loro"