
L'ultimo singolo della cantante toscana ha sollevato un'ondata di critiche. Il video del brano è stato ritenuto offensivo nei confronti degli agenti e i sindacati chiedono le scuse della Giannini

Venerdì scorso l'operatore del 113 ha raccolto una disperata richiesta di aiuto da parte di una famiglia di Pisa in difficoltà. Subito è scattata la solidarietà degli agenti
Nella prima mattinata odierna la Polizia di Stato e la Polizia Penitenziaria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della compagna di Giuseppe MASTINI, alias Johnny lo Zingaro, e di altri tre soggetti sassaresi, tutti ritenuti responsabili del reato di “procurata evasione”Com’è noto, infatti, lo scorso 15 settembre, personale delle Squadre Mobili di Sassari e Cagliari, in collaborazione con il S.C.O. e il Nucleo Investigativo Centrale (N.I.C.) della Polizia Penitenziaria, aveva individuato e tratto in arresto MASTINI - detenuto presso la Casa Circondariale di Sassari, con fine pena mai - che si era reso irreperibile in data 05.09.2020, al termine di un permesso premio di gg. 10 concessogli dal Magistrato di Sorveglianza di Sassari.La latitanza di “Johnny lo zingaro” era durata appena 10 giorni. Infatti, dopo poco tempo dalla fuga, al termine di una capillare attività investigativa condotta dai citati Uffici, supportata da tecnici del Servizio Polizia Scientifica, si era giunti all’individuazione del sito in cui si era rifugiato il MASTINI, nell’immediata periferia di Sassari.L’abitazione/covo è risultata essere di proprietà e nella totale disponibilità di un altro uomo che è stato tratto in arresto per favoreggiamento personale contestualmente all’arresto del Mastini.Dopo un incessante e continuo lavoro di “intelligence” finalizzato all’individuazione delle persone che a vario titolo avevano avuto rapporti con il MASTINI, sulla base delle risultanze investigative acquisite dalla Squadra Mobile di Sassari, in collaborazione con quella di Cagliari, e dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, su richiesta della Procura della Repubblica di Sassari che ha coordinato le indagini, il GIP del medesimo tribunale ha emesso l’ordinanza eseguita nella giornata di oggi. / Polizia di Stato

La frase "cerchiamo di ammazzarli col fumo" modificata in "cerchiamo di ammazzarne qualcuno" per provocare una precisa reazione emotiva contro la Polizia

I poliziotti del commissariato Appio hanno arrestato gli autori dei furti dei defibrillatori avvenuti nelle stazioni metropolitane della linea A di Roma. Sono stati otto gli strumenti salvavita, del valore di 2 mila euro ciascuno, rubati dalle teche chiuse con un sigillo ma facilmente apribili per agevolare eventuali soccorsi. Un compratore è stato individuato e denunciato per ricettazione. / Polizia di Stato

Ha prima perso il controllo dell'auto, poi è scappato e ha aggredito con un pugno l'agente che ha cercato di fermarlo: arrestato un marocchino con precedenti

Lancio di sassi contro la polizia impegnata nelle operazioni di controllo presso il centro di accoglienza di Monastir: fortunatamente nessun ferito tra gli agenti

La Polizia di Stato di Matera, nel corso della mattinata odierna, ha tratto in arresto 4 giovani, tutti residenti a Pisticci (MT), per violenza sessuale e lesioni personali aggravate e continuate nei confronti di due minorenni, di nazionalità britannica, avvenute nel corso della notte del 7 settembre.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, e condotte dalla Squadra Mobile di Matera e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pisticci, hanno portato all´emissione nei confronti dei suddetti giovani, da parte del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Matera, di ordinanze di custodie cautelari in carcere. Altri tre sono gli indagati in stato di libertà.
Le indagini, svolte con estrema rapidità, hanno portato in tempi brevissimi all´emissione delle misure cautelari evidenziando in modo chiaro la brutalità, la gravità ed efferatezza delle violenze commesse con modalità subdole, che avrebbero potuto essere reiterate nei confronti di altre donne inermi.
Come ricostruito dagli inquirenti, alle 3.30 dello scorso 7 settembre, le minorenni chiamavano il 118 riferendo di aver subito una violenza sessuale da parte di un gruppo di ragazzi, violenza avvenuta intorno alle ore 00.30 circa precedenti in Marconia, frazione di Pisticci, nel giardino di una villa in cui si teneva una festa privata.
Dopo essere state visitate e trasportate in ospedale, le minorenni, che non comprendevano la lingua italiana, venivano escusse in forma "protetta" dagli inquirenti e da psicologhe e, con una ricostruzione precisa dei fatti, raccontavano che poco dopo essere arrivate alla festa erano state avvicinate da due degli indagati, che non avevano mai visto prima.
Gli stessi, in un primo momento, riuscivano ad instaurare con le minorenni un rapporto amichevole, carpendone la loro fiducia. Successivamente, approfittando anche dello stato di alterazione psichica delle ragazze, dovuto all´assunzione di alcool, si avvicinavano a loro altri partecipanti alla festa. Uno di essi spingeva con forza una delle due minorenni in una zona buia sul retro della villa, seguito dagli altri tre e dall´altra ragazza. Giunti in un campo venivano perpetrate due distinte violenze sessuali nei confronti delle minorenni, sia da parte dei quattro sopraindicati, che da parte di altri 4 soggetti, tre dei quali, al momento, indagati in stato di libertà.
Le violenze si protraevano per circa 15 minuti, fino a quando il gruppo composto da 8 soggetti si allontanava dal luogo seguito, a distanza di qualche minuto, dalle minorenni.
Nell´ambito delle indagini venivano ascoltate diverse persone informate sui fatti ed analizzate le immagini delle telecamere di sorveglianza della villa, che inquadravano le fasi immediatamente precedenti ed immediatamente successive alle violenze sessuali, fornendo così un indubbio riscontro al racconto delle vittime. Importanti elementi probatori, a sostegno di quanto dichiarato dalle ragazze, si rinvenivano dai rilievi tecnici svolti dal Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica.
Inoltre, il P.M. titolare delle indagini procedeva all´interrogatorio di uno degli indagati, che forniva elementi utili alla ricostruzione dei fatti ed alla individuazione degli altri autori.
Sono in corso altri accertamenti per risalire all´identità dell´ottavo autore delle violenze.
I 4 sono stati associati presso la Casa Circondariale di Matera. / Polizia di Stato

Urla, spintoni, calci e cori di derisione contro gli agenti di polizia in servizio per fermare un ragazzo ritenuto responsabile di danneggiamento a un'auto
I primi stranieri positivi, ospiti del centro d'accoglienza "Mondo Migliore", sono già stati trasferiti al policlinico militare del Celio di Roma
