Le forze israeliane hanno diffuso una sequenza che mostra i miliziani di Hamas mentre riesumano e seppelliscono di nuovo il corpo di un ostaggio
Le forze israeliane hanno diffuso una sequenza che mostra i miliziani di Hamas mentre riesumano e seppelliscono di nuovo il corpo di un ostaggio
Hamas ha liberato gli ostaggi israeliani prigionieri dal 7 ottobre 2023. Sono stati consegnati alla Croce Rossa, come si vede nei video rilanciati dalle tv. Grande festa in tutto il Paese
Forte emozione in Piazza degli Ostaggi, a Tel Aviv, dove centinaia di persone hanno accolto con applausi, lacrime e canti la notizia della liberazione dei primi ostaggi israeliani dopo due anni di prigionia a Gaza. Molti erano arrivati all'alba, stringendo foto dei propri cari e bandiere israeliane avvolte da nastri gialli, simbolo del movimento che da mesi chiede la loro liberazione. Quando è' arrivata la conferma ufficiale del rilascio, la piazza è esplosa in un abbraccio collettivo, tra pianti, abbracci e cori di speranza.
Palazzi trasformati in cumuli di macerie, interi quartieri spazzati via e sostituiti dalla polvere. La guerra nella striscia di Gaza ha sfigurato il territorio palestinese, come mostrano le immagini del prima e del dopo 7 ottobre. Le riprese dall'alto consegnano una fotografia di come si presentava il territorio palestinese alla vigilia del conflitto tra Israele e Hamas
Il celebre cantante israeliano è stato contestato da due attiviste pro-Gaza: una ha spruzzato vernice rossa, mentre l’altra ha provato a salire sul palco con una bandiera palestinese
Tutti vogliamo la pace, ma le manifestazioni pro Gaza soffrono del solito strabismo ideologico. Infatti i manifestanti chiedono a Israele di interrompere le attività belliche, ma nessuno chiede a Hamas di fare la sua parte, ovvero di ritirarsi dalla Striscia e liberare gli ostaggi che ancora sono richiusi come topi dei tunnel
Un video diffuso su Youtube dall'account del ministero degli Esteri di Israele, mostra quelli che vengono descritti come video girati nelle ultime settimane nei mercati alimentari di Gaza, per provare a smentire le denunce di carestia in atto nella Striscia, provocata dai blocchi agli aiuti imposti da Israele, come riportato anche dall'Onu. "Politici cinici e media di parte stanno mentendo - dice una voce nel video - Le immagini no. Queste sono riprese reali dei mercati alimentari di Gaza. Luglio e Agosto 2025. C'è cibo a Gaza. Qualsiasi altra affermazione è una bugia". Questo stesso messaggio appare sempre più spesso prima della visualizzazione di un normale video su Youtube, come inserzione pubblicitaria.
Il cantante insulta la Meloni durante un concerto. Le assurde proteste contro Israele. L'opposizione invoca lo stop del taser e difende il Leonka. Ecco i peggiori della settimana
Dopo il via libera di Israele al progetto di insediamento in Cisgiordania che, di fatto, dividerebbe il territorio controllato dall'Autorità nazionale palestinese in due, i membri delle comunità beduine che vivono vicino all'area 'E1' sono preoccupati. "Abbiamo ricevuto l'ordine di sgombero e di demolizione", spiega Atallah Al-Jahelin, rappresentante della comunità di Jabal Al-Baba.
Un evento organizzato nella prestigiosa sala del Cenacolo della Camera dei deputati per conferire un riconoscimento alla persona che nell'ultimo anno ha sostenuto e promosso le relazioni tra Italia e Israele. Un premio, nominato Israele-Italia, che e' stato assegnato al vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, per il suo impegno in favore dello Stato ebraico. Un titolo voluto dalle organizzazioni Istituto Milton Friedman, Unione delle Associazioni Italia-Israele, Maccabi World Union, Israel's Defend & Security Forum e Alleanza per Israele che hanno illustrato le motivazioni ai presenti e alla stampa che stava seguendo l'iniziativa. "Siamo convinti fosse giusto conferire il riconoscimento a Salvini perche' in un momento cosi' difficile non e' facile schierarsi con Israele senza se e senza ma. Ha compreso che stare con Israele significa stare con chi difende la vita", ha illustrato Alessandro Bertoldi, Presidente di Alleanza per Israele e Direttore esecutivo dell'Istituto Friedman