Il disimpegno di Salvini e Meloni potrebbe essere decisivo per la vittoria referendaria

Il disimpegno di Salvini e Meloni potrebbe essere decisivo per la vittoria referendaria
L'accerchiamento è tutto politico: Meloni nel centrodestra, Zaia nel Carroccio e l'incubo del "Sì" risicato al referendum
Nonostante la distanza, quelli di Giuseppe Conte e Nicola Zingaretti sembrano sempre più due destini che si uniscono. Se affonda uno, rischia di tirarsi dietro anche l'altro. E viceversa
La "terza vita" del ministro degli Esteri che ora scommette sulle larghe intese (con l'obiettivo di tornare vicepremier)
Mancano ancora 17 giorni al doppio e decisivo appuntamento con Regionali e referendum, eppure l'aria che si respira nella maggioranza è già altamente tossica
Ancora una volta il centrodestra decide di non fare un torto ai suoi trascorsi recenti. E si presenta all'appuntamento referendario in ordine sparso
Quello che non è chiaro è se sia una scelta del tutto volontaria o, almeno in parte, imposta
Da uomo solo al comando a uomo solo, il passo è più breve di quanto si possa immaginare. Ancora una volta, infatti, Matteo Salvini ha deciso di ballare in solitaria all'interno del centrodestra.
Se vince il "Sì" sarà il trionfo del M5s e di Di Maio. Se vince il "No" la rovina di tutta la maggioranza
La fotografia di quanto delicati siano gli equilibri all'interno della maggioranza sta tutta nella scelta di Giuseppe Conte di non tendere la mano alla richiesta-appello di un Nicola Zingaretti sempre più in difficoltà sul fronte del referendum