«E che potevo dire...». Nella ressa che lo segue al teatro Capranica, Silvio Berlusconi allarga le braccia e sorride. «L’altra notte - dice - mi hanno solo chiesto se Fini poteva essere un degno candidato per la guida del partito unico e io ho risposto di sì. Ci mancherebbe altro... Poi, però, hanno omesso la domanda ed è sembrato quasi che fossi stato io a lanciarlo. La verità, come ho sempre detto, è che i leader sono indicati dagli elettori». Insomma, nessun passo indietro.
