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Abbiamo assistito alla messa in scena di un essere che vorrebbe nascondere la drammatica realtà del suo regime. Lo ha dichiarato l'europarlamentare di Avs, Ignazio Marino, nel corso della sessione plenaria di Strasburgo, a seguito dell'intervento del premier ungherese, Viktor Orban. "Ha parlato di valori mentre calpesta la carta dei diritti fondamentali dell'Ue. L'Europa continua a trattenere i fondi destinati ai cittadini ungheresi, perchè non vuole che vengano utilizzati da un dittatore. Un dittatore che ha istituito per legge l'Ufficio per la propaganda di Stato, come fecero prima di lui Hitler e Mussolini. Ha fatto bene a citare fra i suoi amici chi non disdegna il saluto fascista, come alcuni cosiddetti leader italiani. L'Europa è un'unione di valori, e noi li difenderemo", ha detto Marino. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Marino (Avs): "Orban dittatore, ha istituito organi per propaganda come Hitler e Mussolini"

Anas (società del Gruppo FS) partecipa per il terzo anno, in qualità di brand partner, al Festival dello Sport, in programma dal 10 al 13 ottobre, a Trento. Un'occasione per divulgare la cultura della sicurezza stradale nel contesto sportivo. Ogni anno oltre 500 manifestazioni, gare automobilistiche, ciclistiche e podistiche si svolgono, in tutta la penisola, su gran parte delle strade statali di competenza Anas. Nel corso del festival, Anas sarà protagonista sabato 12 ottobre alle ore 14 nel Palazzo della Regione con un talk moderato dall'ex pallavolista Rachele Sangiuliano. Per parlare di sicurezza stradale due testimonial d'eccezione: il vincitore di sei mondiali (4 titoli iridati in 250 e due in Superbike) Max Biaggi e la campionessa di rally Rachele Somaschini. Durante la manifestazione sarà proiettato lo spot Anas "Quando sei alla guida tutto può aspettare" per richiamare l'attenzione sulle distrazioni al volante, quasi sempre provocate dall'uso improprio del cellulare. "È uno spot sociale perfettamente integrato con la frenetica attualità che ci circonda - ha detto Max Biaggi -. Fa capire a chi lo guarda che quando si è alla guida non bisogna avere mai fretta. Ve lo dice uno che di solito va di corsa…". Della stessa opinione anche Rachele Somaschini: "Lo spot di Anas può salvarti la vita con un sorriso, è un messaggio indispensabile per i giovani, di forte prevenzione nell'utilizzo di un dispositivo che dà assuefazione; pensiamo di poter gestire più cose insieme alla guida e quando realizziamo che non è così, in quell'attimo ci siamo rovinati la vita". Controllare un messaggio su whatsapp equivale a 4 secondi di distrazione e a percorrere 56 metri, pari a due campi da pallacanestro, senza guardare la strada; cercare un numero in rubrica distrae dalla guida per 8 secondi, che equivale a percorrere circa 111 metri al buio, ossia un intero campo da calcio. Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte fra i giovani nella fascia d'età 15-29 anni, il 35% del totale secondo Istat. Anas è impegnata insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a raggiungere l'obiettivo di ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030 attraverso un piano d'azione strategico a medio termine e in linea con le indicazioni della Capogruppo FS. Anas (Alexander Jakhnagiev)

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Anas torna a Trento per Festival dello Sport, il campione Max Biaggi testimonial sicurezza stradale

"E' davvero emblematico come Viktor Orban durante la seduta plenaria di oggi al Parlamento europeo sia riuscito a contraddirsi nella stessa frase, citando lo stato di diritto mentre allo stesso tempo mi dichiara colpevole senza che sia stata emessa alcuna sentenza nei miei confronti. Qualcuno dovrebbe ricordargli cosa significano veramente lo 'stato di diritto' e il principio di 'presunzione di innocenza'". Lo afferma l'eurodeputato di Avs (The Left), Ilaria Salis, commentando le parole del premier ungherese. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Salis (Avs): "Orban mi dichiara colpevole senza sentenza, ricordategli cos'è lo stato di diritto"

"Respingo completamente ciò che ha detto, Presidente della Commissione. Qualsiasi paragone del conflitto ucraino con ciò che i combattenti per la libertà hanno fatto nel 1956 è un errore e non ha nulla a che fare con ciò che è successo nel 1956 e ciò che sta accadendo in Ucraina. Ora, è un errore completo fare un paragone tra queste due cose. Respingo ogni paragone con i combattenti per la libertà del 1956". Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban nel suo intervento di replica al Parlamento europeo nel dibattito sulle priorità della presidenza ungherese del Consiglio Ue. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Orban a von der Leyen: "Sbagliato paragonare Ucraina con invasione del '56"

"C'è un detto in inglese che qui non è accettato e che dice: 'se vuoi vincere devi avere il coraggio di ammettere che stai perdendo. E stiamo effettivamente perdendo in Ucraina e voi vi comportate come se non sia così". Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban nel suo intervento di replica al Parlamento europeo nel dibattito sulle priorità della presidenza ungherese del Consiglio Ue. "Ma la realtà è che, grazie anche al Presidente della Commissione, l'Unione Europea ha sbagliato politica quando si tratta di questa guerra. Se vogliamo vincere, allora dobbiamo cambiare questa strategia perdente che stiamo attualmente implementando - ha sottolineato -. E' una strategia mal pianificata e mal implementata. Se continuiamo su questa strada, perderemo. Se non vogliamo che l'Ucraina perda, allora dobbiamo cambiare strategia. E penso che dovresti considerare che in ogni guerra, deve esserci un lavoro diplomatico, dobbiamo avere comunicazione, contatti diretti e indiretti. Se non lo facciamo, allora andremo ancora più a fondo nella guerra e la situazione sarà ancora più disperata". Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Orban: "Ue sbaglia strategia su Ucraina, deve ammettere che sta perdendo"

"Per tutta l'estate, centinaia di missili sono piovuti sulle infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Innumerevoli ucraini sono stati uccisi o feriti. Città sono state distrutte. Famiglie separate. E tuttavia, c'è ancora qualcuno che attribuisce la colpa di questa guerra non all'invasore, ma all'invaso. Non alla brama di potere di Putin, ma alla sete di libertà dell'Ucraina. Quindi vorrei chiedere loro: darebbero mai la colpa agli ungheresi per l'invasione sovietica del 1956? O ai cechi e agli slovacchi per la repressione sovietica del 1968? O ai lituani per la repressione sovietica del 1991?". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al dibattito sulle priorità della presidenza ungherese illustrate dal premier Viktor Orban."Noi europei potremmo avere storie e lingue diverse, ma non esiste una lingua europea in cui la pace sia sinonimo di resa. E la sovranità è sinonimo di occupazione. Il popolo ucraino è un combattente per la libertà, proprio come gli eroi che hanno liberato l'Europa centrale e orientale dal dominio sovietico", ha aggiunto. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Von der Leyen: C'è ancora chi dà colpa a ucraini per guerra. Allora nel 56 era colpa ungheresi?

"La guerra aveva distrutto la nostra capacità produttiva. La ricetta individuata da Paolo Bonomi e dalla Coldiretti, e interpretata bene dal Governo Fanfani fu quella di agire su ciò che non veniva coltivato, contrastando l'improduttività delle terre. Una ricetta che vide schierarsi contro forze apparentemente opposte tra loro, grandi latifondisti e sinistre italiane. Da quella riforma agraria forse dovremmo prendere spunto anche oggi, guardando a quei terreni incolti in Italia che potrebbero tornare nella disponibilità di chi li vuole lavorare. In particolare per quei giovani che volessero tornare a lavorare e a produrre e a realizzarsi attraverso la cultura del lavoro" così il ministro Lollobrigida intervenendo alla festa per gli 80 anni della Coldiretti. (Alexander Jakhnagiev)

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Lollobrigida: "Dovremmo prendere spunto dalla riforma agraria per ridare vita ai terreni incolti"
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