Nelle intercettazioni depositate da Woodcock e finite in mano alla stampa, lo sfogo a Bisignani di un amico malato. Siamo alla barbarie pura, con il solo scopo di umiliare e togliere la dignità. Napolitano deve intervenire. E Bisignani racconta ai giudici come cercò di zittire il Giornale, bloccando l'inchiesta sull'appartamento di Montecarlo
Ieri al Senato Berlusconi ha fatto un discorso come da tempo non accadeva. Non una lamentela, non un’incertezza: ha dato alcune delle risposte che il Paese chiedeva e ha dimostrato di avere i numeri per lavorare
Botte per tutti nelle carte su Bisignani: dalla Gelmini alla Carfagna, da D'Alema a Bocchino. Nel mirino anche Moretti (Fs)
Tre casi analoghi dimostrano che in Italia ci sono magistrati di parte. Papa, deputato Pdl, è coinvolto nel caso P4. Narducci ha indagato il centrodestra a Napoli e fa l’assessore per De Magistris. E Ingroia fa comizi con Santoro
Woodcock arresta Bisignani, ma punta in alto. Il gip: mancano le prove. Ma intanto le carte girano e contengono nomi illustri: anche Gianni Letta finisce nel tritacarne. Nei verbali il sottosegretario chiamato in causa da Bisignani come sponsor di una candidatura per Montecitorio
Per svoltare la situazione serve che il governo trovi l'accordo subito sulla riforma fiscale e su altri temi concreti, costi quel che costi
Nonostante le balle e gli insulti dell'Economist, qualcosa si muove. Il Cav lancia la riforma fiscale. Sarà fatta con o senza Tremonti? La novità è che si sta tornando a un governo a guida Berlusconi
Governo sotto al Senato, segnale preoccupante in vista del rilancio della coalizione. Ma l'opposizione è divisa e il nuovo che avanza è il pm Narducci, in giunta con De Magistris. Elettori fregati ancora una volta
Ogni volta che Bossi e Berlusconi si incontrano si parla di "chiarimento finale", ma è normale che i due leader si guardino in faccia. E così Bersani e compagni hanno dovuto riporre nel cassetto dei sogni la speranza di una crisi di governo
Per Galli della Loggia il Pdl è un partito fatto da servi. L'editorialista del Corsera fa parte della schiera di intellettuali che scoprono di avere le palle solo quando credono che il potente sia ormai alla fine