Nel suo primo Consiglio dei ministri, il governo Meloni ha fatto scelte nel segno della discontinuità, dell'emergenza e delle scadenze

Nel suo primo Consiglio dei ministri, il governo Meloni ha fatto scelte nel segno della discontinuità, dell'emergenza e delle scadenze
I due giorni di dibattito in Parlamento sulla fiducia al governo Meloni evidenziano un dato: la compattezza della maggioranza di centrodestra e le divisioni che albergano nell'opposizione
Se c'è un elemento che salta subito agli occhi nel battesimo del fuoco di ieri di Giorgia Meloni in Parlamento è la consapevolezza della gravità della situazione
C'è un dato che colpisce nel primo giorno del governo Meloni e dimostra ancora una volta come in Italia non si riesca a fare sistema, a spingere anche nei momenti difficili le diverse forze politiche a remare nella stessa direzione.
Il governo di Giorgia Meloni è sulla rampa di lancio. Un mare di polemiche ma alla fine è avvenuto quello che era giusto (visto l'esito del voto) e previsto (l'alternativa sarebbe stata il suicidio del centro-destra).
Se c'è un errore inaccettabile in politica è scambiare le parole per i fatti
La narrazione dei primi giorni di legislatura offre immagini di un contesto inconsapevole del precipizio su cui si muove il Paese come quelle dei passeggeri che ballavano nei saloni del Titanic
L'epilogo era già scritto. Non poteva essere altrimenti. Né Giorgia Meloni, né Silvio Berlusconi potevano sottrarsi al dovere di dare un governo agli italiani dopo aver vinto le elezioni
In una situazione a dir poco complicata la maggioranza che ha vinto le elezioni invece di unirsi si divide
La strana elezione di ieri di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato senza i voti di Forza Italia, più che una partenza falsa del centrodestra, cosa che comunque non si può negare, è soprattutto un segnale, un monito per il futuro