Racconta la diva: «Le ferite degli altri mi toccavano nel profondo e mi chiedevo: perché faccio questo squallido lavoro nel cinema?»
Centanni fa nasceva il grande autore irlandese. Il suo teatro è come un cantico solcato dallassenza di Dio e generato dai demoni notturni
Nel monologo «Medea», da lei scritto, lattrice greca smarrisce tre volte il filo, poi ironizza col pubblico sulle proprie amnesie
A Firenze un originale Trittico del grande irlandese
Escono in Francia due scritti teatrali del filosofo autoproclamatosi «lultimo gollista della sinistra europea»
Glauco Mauri rilegge Dostoevskij senza tensione drammatica
Al Manzoni di Milano «Margarita e il gallo» pochade troppo goliardica
Pubblicata lopera completa del drammaturgo, sottile indagatore della psiche femminile