
Serviranno circa otto miliardi di dollari per la ricostruzione. Quattro sono già arrivati dalla comunità internazionale. Ma questi finanziamenti non sono stati ancora utilizzati

Il Cremlino da giorni denuncia che armi e uomini stanno continuando ad arrivare ad Aleppo attraverso il confine turco, passando poi nei territori controllati dai gruppi dell’opposizione, i cosiddetti "ribelli moderati" sostenuti dagli Stati Uniti

Miliziani in mimetica, viso coperto e armi in pugno. Gli ostaggi con gli occhi bendati e vestiti con le tute arancioni. Non siamo in Siria o in Irak. Siamo nella provincia di Lanao, nell’isola di Mindanao, Filippine del sud

I contadini afghani la chiamano giang-i-tariàk, la guerra dell’oppio. Una guerra che, nonostante la distanza, ci riguarda. Le conseguenze di quello che è successo nel martoriato Afghanistan, infatti, giungono fino a noi. Fino all’Europa e – soprattutto – fino all’Italia. Ma in che modo? Con quella che Enrico Piovesana, giornalista ed autore di Afghanistan 2001-2016: la nuova guerra dell’oppio(Arianna Editrice, pp. 96 euro 8,90), chiama “il ritorno dell’eroina”. E il nostro Paese è il secondo mercato in Europa – dopo la Gran Bretagna – di questa micidiale sostanza prodotta grazie alle piantagioni di papavero nelle montagne del Paese asiatico

L’accusa - mai formalizzata dalle autorità locali - sarebbe quella di far parte di una banda internazionale finalizzata alla truffa informatica ai danni del Paese africano. La madre teme per la sua salute: "È diabetico e ha bisogno di cure"

Quiapo è un quartiere diviso in due. Basta uscire dalla chiesa e infilarsi nelle piccole vie laterali per arrivare, in pochi minuti, nel cuore della comunità musulmana. Man mano che cammino, tra il rumoroso e colorato bazar, l’immondizia lasciata ai bordi della strada e l’odore che ne deriva, le insegne dei piccoli negozietti diventano scritte in arabo.

Nel 2013 il Moro National Liberation Front (MNLF), il gruppo armato musulmano con aspirazioni separatiste, prova ad occupare Zamboanga City nel sud delle Filippine sequestrando più di duecento persone. Nei combattimenti tra la guerriglia e il governo muoiono oltre cento cristiani e ci sono decine di migliaia di sfollati che oggi vivono in campi di fortuna privi di servizi

Nel Mindanao i guerriglieri jihadisti costringono alla fuga gli abitanti dei villaggi cristiani: secondo il governo filippino, l'organizzazione ribelle del Milf avrebbe almeno 12mila uomini

Nella jungla del Mindanao Padre Sebastiano d'Ambra ricorda tutti gli attacchi contro i missionari cristiani e le loro comuinità. Raccontando la crescita del fondamentalismo

Padre Sebastiano d'Ambra, missionario nelle Filippine, vive insieme alla sua comunità nell'incubo del terrorismo jihadista. Che ha iniziato a colpire i cristiani anche nel Sudest asiatico
