
Il giornalista olandese Geert Mak ha replicato mezzo secolo dopo (paese per paese e motel per motel) il viaggio del grande scrittore. Scoprendo che, in fondo, poco è cambiato...

Nella corrispondenza, lampi di genio e manie dell'ultimo grande epistolografo: "Anche le recensioni elogiative nascondono la volontà di nuocermi. Per invidia"

Pochi scrittori come lui sono stati capaci di sorridere delle tragedie della propria vita e del senso di alienazione dell'uomo moderno

Il «punto di rottura» di cui parlava Francis Scott Fitzgerald manda in frantumi un'esistenza tranquilla

Il rapporto tormentato con il padre e il successo, il disprezzo del proprio talento, il timore dell'omosessualità, il tuffo fatale nell'alcol. Una vita nel segno dell'"oscurità trasparente"

Acuta, ironica, passionale, generosa Nei suoi articoli, racconti e poesie mise a nudo i costumi dell'America

"Era maggio" doveva descrivere i viaggi dello scrittore. Ma il regime sovietico gli impedì di lasciare il Paese. L'opera autobiografica fu interrotta quasi subito

Adorato dai grandi autori Usa, ma molto poco letto, ora torna in libreria. Era il migliore nell'indagare l'uomo contemporaneo nei suoi recessi più bui

Da "Manhattan Transfer" di Dos Passos a "Stop-Time" di Conroy ai "Frantumi" di Packer: le contraddizioni di un grande Paese

Poeta "contadino" e grande romanziere, in "Hannah Coulter" descrive il proprio Paese visto da una cittadina del Kentucky
