
Il ministro della sicurezza della Bosnia Dragan Mektic critica fortemente le proposte avanzate da Bruxelles per costruire un centro d’accoglienza per i migranti nel cuore della città di Sarajevo e ribadisce che la Bosnia non diventerà mai l’hotspot d’Europa

Il nuovo mandato presidenziale di Recep Tayyip Erdogan sarà segnato da delicate questioni internazionali che potrebbero isolare Ankara dal mondo occidentale e avvicinarla alla Russia

Incontro tra i patriarchi cristiani mediorientali e Papa Bergoglio per discutere del grave esodo di fedeli cristiani dalla Siria, e per cercare di farli tornare al proprio ovile

Il ministro del petrolio dell’Iran, Bijan Namdar Zanganeh, si scaglia contro il presidente degli Usa Donald Trump, accusandolo pubblicamente di voler sabotare il libero mercato petrolifero per favorire l’Arabia Saudita

Barack Obama vola a Madrid per la conferenza sui cambiamenti climatici tenuta dall’Advance Leadership Foundation (Alf), e avverte il mondo della preoccupazione sull’avanzamento di idee nazionaliste nel mondo, in particolare in Europa e negli Stati Uniti

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha dichiarato che il suo governo è deciso nel continuare la riforma giudiziaria, tanto osteggiata dal Parlamento europeo, nonostante la procedura d’infrazione avviata nei suoi confronti da Bruxelles

I dazi americani sulle importazioni cinesi entreranno in vigore il prossimo 6 luglio. Anche Pechino ha imposto dei dazi sui prodotti americani. Gli analisti prevedono un forte calo dei consumi di soia in Cina a causa della difficoltà di reperire grandi quantità di questo prodotto da altri paesi

La guerra totale alla plastica conquista un’altra città americana. Seattle impone il divieto di usare cannucce di plastica anche nei ristoranti e nei caffè

Nella città siriana di Deraa sono attualmente in corso i negoziati tra una delegazione russa e i ribelli siriani per liberare la regione meridionale del paese

Il rieletto presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, giurerà lunedì prossimo davanti al parlamento turco per ottenere il governo del paese, con poteri politici rafforzati e quasi “totalitari”
