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Marcello Veneziani

A Roma, di fronte a casa mia, abita una coppia di gabbiani. Ha fatto il nido tra le tegole, lei ha deposto l'uovo e accudito il piccolo

Marcello Veneziani
Lo "ius soli" dei gabbiani metropolitani

Non è più in gioco la sorte di Berlusconi né l'autonomia della magistratura. Qui è in gioco un Paese in enorme difficoltà, che ha una delicatissima situazione di governo

Marcello Veneziani
L'interdizione degli elettori

Tutte e tre vengono dall'estero, Germania, Congo e Terzo mondo in tour. Nella versione moderna le Parche si occupano delle sorti gay, degli immigrati clandestini, di ius soli

Marcello Veneziani
Le tre divinità del politicamente corretto

Caro Pierluigi Battista, ti ostini a scrivere - lo hai fatto anche ieri sul Corriere della Sera - che le identità sono un male e la destra deve cessare di fare la destra

Marcello Veneziani
La destra e quei pregiudizi duri a morire

Per la Chiesa, soprattutto oggi, occorre un papa come Francesco, perché parla a tutti e riporta la fede alla sua originaria, puerile simplicitas

Marcello Veneziani
Perché ci serve il karaoke di San Pietro

Reductio ad unum. Non interessa stabilire se è una sua colpa o un merito, ma tutto il centrodestra, si sa, oggi è ridotto al solo Berlusconi.

Marcello Veneziani
La mucillagine dietro lo scoglio

Non si è estinta per eccesso di identità o saluti romani ma per le imitazioni maldestre degli avversari. E ha perso senza gloria e senza la gratitudine dei suoi elettori

Marcello Veneziani
Il sindaco uscente Gianni Alemanno

È il populismo inverso, basato sull'auto-sterminio elettorale di massa, ed è ormai maggioranza assoluta

Marcello Veneziani
Un Paese malato di spopulismo
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