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Brescia

È stata una "piena confessione" quella rilasciata dai due arrestati per l’omicidio di Frank Seramondi e della moglie, titolari di una pizzeria-pasticceria a Brescia. A confermarlo è il procuratore della Repubblica di Brescia, Tommaso Buonanno, in conferenza stampa. Gli investigatori hanno ritrovato il fucile a canne mozze usato per l’agguato e anche il motorino "che gli autori del delitto si apprestavano a distruggere per rendere irriconoscibile il mezzo". Le indagini proseguiranno "per approfondire tutti gli altri aspetti". Nelle immagini la sequenza dell'agguato: le telecamere hanno filmato i killer mentre entrano ed escono dal negozio.

Mario Valenza
Brescia, le immagini del blitz dei killer

“Grazie anche alle attività della Digos e della polizia postale, abbiamo riscontrato che ci sono due soggetti che aderiscono allo Stato islamico, che seguono pedissequamente le indicazioni che vengono date attraverso internet, acquisendo capacità militari e calandole nella realtà del territorio dove si opera. Sono importanti e dovranno essere oggetto di riflessione anche per noi le loro considerazioni”. Così Lamberto Giannini, direttore dell'Ufficio anti-terrorismo, in merito all'arresto, avvenuto questa mattina a Brescia, di due persone accusate di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico. Le indagini condotte dagli uomini della Digos e del servizio polizia postale hanno permesso di accertare che gli indagati, sostenitori dell'organizzazione terroristica Is, svolgevano attività di istigazione pubblica in rete

LaPresse
Gli inquirenti: "Capacità militari acquisite sul web"
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