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Milano

La commozione della moglie Donatella, l'orgoglio della destra milanese, la protesta dell'Associazione partigiani. Oggi Milano ha reso omaggio a Franco Servello. E lo ha fatto nel modo più solenne: iscrivendo il suo nome - insieme a quello dei milanesi illustri, fra tutti Alessandro Manzoni - al Famedio del cimitero monumentale. Servello, scomparso poco più di un anno fa, è stato un importante esponente del Msi, consigliere comunale a Milano e parlamentare per undici legislature. E fu fra i protagonisti della svolta di Alleanza nazionale. Nel 2006 era già stato insignito dell’Ambrogino e della nomina di Grand'Ufficiale della Repubblica. La decisione di onorare Servello (primo uomo dichiaratamente di destra) al Famedio di Milano, è stata presa da una commissione comunale presieduta da Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale (eletto nella "Sinistra per Pisapia"). La scelta è finita nel mirino dell'Anpi, che ha boicottato la cerimonia per la prima volta. La signora Donatella, visibilmente commossa, dopo la cerimonia ha ringraziato il Comune, citando un articolo del Giornale che ha ricostruito la vita del marito

Alberto Giannoni
"Servello era un galantuomo". La commemorazione al Famedio

"Io vorrei fare di quest'area il luogo di una Milano per i migranti, quelli che non hanno casa. Quindi, la vorrei vivere, non la vorrei smontare tutta. E spendere i soldi per smantellarla". Così Vittorio Sgarbi, arrivando alla cerimonia di chiusura di Expo, ha ribadito la sua idea per il riutilizzo dell'esposizione universale

LaPresse
Expo, Sgarbi: "Qui i migranti, inutile spendere soldi per smantellarla"
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