Roma - Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha deposto corone di alloro alla tomba del Milite ignoto a Roma e al sacrario di Redipuglia. Il presidente ha così avviato le cerimonie per il 4 novembre, Giornata delle Forze armate e giorno dell’Unità nazionale. Con lui c’erano le più alte cariche dello Stato e delle Forze armate. Il premier Berlusconi in una lettera ha rivolto un ringraziamento ai militari impegnati in tutto il mondo per garantire la pace.
Onori all'Altare della Patria Il capo dello Stato ha reso gli onori ai caduti di tutte le guerre, in occasione del 4 novembre, Giornata dell’unità nazionale e Festa delle Forze Armate. Napolitano ha visitato l’Altare della Patria accompagnato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa. Ad accogliere ai piedi del Vittoriano il presidente tutte le alte cariche dello Stato: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente della Senato Renato Schifani, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il presidente della Corte Costituzionale Franco Bile. Prensenti anche il capo di stato maggiore della Difesa generale Vincenzo Camporini con i vertici delle Forze armate e delle forze dell’ordine, l’ordinario militare monsignor Vincenzo Pelvi, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il leader di Italia dei valori Antonio Di Pietro. La cerimonia è iniziata con la resa degli onori al presidente della Repubblica. Quindi, l’alzabandiera sulle note dell’Inno nazionale, che Napolitano ha cantato assieme alle truppe schierate in alta uniforme a piazza Venezia. La Canzone del Piave ha accompagnato la salita sullo scalone d’onore della corona d’alloro del Quirinale portata da due corazzieri. Quindi, l’onore ai caduti sulle note del Silenzio davanti al sacello del Milite Ignoto.
Corone d'alloro a Redipuglia Napolitano ha reso omaggio ai caduti della I Guerra mondiale, nel 90esimo della vittoria, recandosi questa mattina al sacrario di Redipuglia (Gorizia), che raccoglie le spoglie di 100mila vittime della grande guerra. Il capo dello Stato, accompagnato dal ministro della Difesa ha deposto una corona di alloro di fronte all’enorme scalinata creata dalle tombe dei caduti, mentre sul cielo le Frecce tricolori lasciavano una scia bianca rossa e verde. Napolitano è stato accolto dall’esecuzione della Leggenda del Piave e ha percorso la cordonata che dà accesso al sacrario tra due file di corazzieri in alta uniforme. Dopo l’esecuzione dell’Inno nazionale, cantato dal Battaglione d’onore interforze, e del Silenzio, Napolitano ha reso omaggio anche ai resti di cinque soldati rimasti uccisi durante la spedizione in Russia nella II Guerra mondiale, e che verranno accolte anch’esse nel sacrario. "Gli uomini, e i loro commilitoni, trovarono nel dolore le ragioni dello stare insieme e dell’identità comune dello Stato Italiano", ha ricordato La Russa prendendo la parola: "Novant’anni fa fu raggiunto l’Unità nazionale, fu compiuto il Risorgimento". Il ministro della Difesa ha anche ricordato Delfino Borroni, l’ultimo reduce della guerra scomparso appena pochi giorni fa. Oggi, ha sottolineato quindi, si è ricreato tra l’opinione pubblica e forze armate "quel legame che una certa cultura aprioristicamente antimilitarista aveva cercato di annullare".
Il ringraziamento di Berlusconi Nel giorno della festa delle Forze armate un grazie del presidente del Consiglio ai militari impegnati in tutto il mondo per garantire la pace, nel ricordo "dei tanti uomini caduti per la difesa dei valori fondanti dell’Italia". È quanto si legge in una lettera che il premier Silvio Berlusconi al capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Vincenzo Camporini. Berlusconi coglie l'occasione solenne per rivolgere, anche a nome del Governo, "il ringraziamento per l’incondizionata e fattiva azione rivolta a favore della salvaguardia della pace e della stabilità internazionale". "Nei vari scenari - prosegue il presidente del Consiglio - i suoi uomini hanno saputo interpretare, con spirito di abnegazione, il valore assoluto della loro missione al servizio dell’Italia, e tale impegno è riconosciuto nelle sedi internazionali per la dedizione e professionalità dimostrata". "In questo importante momento celebrativo - continua Berlusconi - il memore e deferente ricordo della Nazione va alla memoria dei tanti uomini caduti per la difesa dei valori fondanti dell’Italia. Con i sentimenti di profonda gratitudine - conclude il messaggio al capo di Stato maggiore della Difesa - invio a Lei e a tutte le Forze Armate un sentito saluto augurale".
La Russa: "La storia sia condivisa" "Ricordiamo qui la nostra storia per rafforzare la volontà di perseguire i nostri giusti obiettivi. Questo è un passato condiviso dalla gente, che rappresentò il primo tassello di una storia condivisa. La storia d’Italia deve essere condivisa tutta intera", ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, prendendo la parola nel corso della cerimonia al sacrario di Redipuglia.
Alemanno: "Oltre ogni contrapposizione" Dal 4 novembre arriva un messaggio alla Nazione che vale per tutti, "al di là di ogni contrapposizione". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando con i giornalisti al termine della cerimonia all’Altare della Patria.
"La festa di oggi - ha affermato Alemanno - ha due significati: il primo è l’unità nazionale, il secondo è la vicinanza alle Forze armate, che oggi si sacrificano per garantire la pace. Un messaggio - ha continuato - che viene dato a tutta la Nazione al di là di qualsiasi divisione e contrapposizione ideologica e culturale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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