Il 70% dei milanesi vuole scappare all’estero

Ai milanesi le sfide piacciono: amano la loro città, ma quasi due su tre sarebbero comunque pronti a un’esperienza all’estero se ci fosse la giusta opportunità. Anche per far fronte alla crisi, un dato che sale a quasi tre milanesi su quattro se consideriamo i più giovani. I dati emergono da un’indagine della Camera di Commercio realizzata su 1.100 imprenditori e lavoratori milanesi e sull’analisi del registro imprese sulle ditte individuali. Sono in pochi quelli che vorrebbero tornare a casa, dove sono nati (il 2,3%) anche se la maggioranza vorrebbe rimanere in Italia (nel 55% dei casi). Se però consideriamo gli under 40, al 51 per cento non dispiacerebbe trasferirsi per un periodo all’estero.
Tra le città italiane, la meta preferita (per il 3,5%) è Roma, seguita da Bologna, che piace soprattutto agli under 40. Fuori dall’Italia, la meta preferita è New York (dal 5,3%), seguita da Parigi (4,4%) e da Londra (4,1%). Compaiono anche le mete emergenti, come Shangai (preferita dall’1,2%). Anche fra gli imprenditori milanesi si registra un fenomeno di «melting-pot» al punto che i titolari di impresa attivi a Milano e nati nel capoluogo lombardo rappresentano oramai una minoranza: il 45,6% del totale al terzo trimestre del 2010. A cui si aggiungono un 35% di titolari italiani ma nati non a Milano, il 2,7% di cittadini comunitari e il 16,2% di cittadini extra-comunitari.

Tra i settori economici, i milanesi rappresentano una minoranza soprattutto nel settore delle costruzioni (30%) e nelle attività dei servizi alloggio e ristorazione (32%), mentre continuano a rappresentare la maggioranza nel settore delle attività finanziarie e assicurative (63%).