«Calma Compagni, litigare quando si è daccordo è surreale». Appello lanciato ieri dai consiglieri regionali dei Verdi, Carlo Monguzzi e Marcello Saponaro, preoccupati che i venti di crisi nella Cdl soffino anche sullUnione. E i segnali, i Verdi, li hanno percepiti dopo che la proposta lanciata due giorni fa dal segretario dei Ds al Pirellone, Luciano Pizzetti - di fare un accordo ponte col centrodestra su alcune questioni centrali, per poi tenere nuove elezioni in contemporanea con le amministrative - ha suscitato reazioni contrastanti, col Prc assolutamente contrario, Sdi e Margherita possibilisti. Ieri il capogruppo lombardo di Italia dei Valori ha bocciato totalmente lipotesi: «LUnione deve fare lopposizione e non la stampella del centrodestra». Il segretario lombardo del Prc Ezio Locatelli ha chiesto addirittura la convocazione urgente di segretari e capigruppo dellUnione «per fare chiarezza di fronte alle stupefacenti dichiarazioni di Pizzetti» e alla sua offerta «sbagliata, improponibile e ingiustificabile». Giudizi che Pizzetti ha rispedito al mittente: «Le considerazioni di Locatelli sono irricevibili, lUnione farebbe certamente un passo avanti nella sua coesione se il segretario del Prc si dedicasse a comprendere le proposte avanzate a proposito della crisi regionale con lo stesso ardore col quale le rifiuta ideologicamente». Prima che scoppi la bufera, quindi, i Verdi invitano i «compagni» alla calma. «LUnione - ricordano Monguzzi e Saponaro - ha preso una decisione condivisa da tutti i partiti: presenteremo emendamenti al bilancio per destinare ingenti risorse alle esigenze dei pendolari, più fondi per sanità, anziani, verde e risanamento dellaria. Se verranno accolti lUnione potrebbe consentire lapprovazione di un bilancio che con queste correzioni andrebbe nellinteresse dei cittadini».
Dopo aver protestato lunedì sui temi sanitari davanti allospedale Niguarda, i consiglieri lombardi dellUnione ieri mattina hanno fatto un sit-in davanti alla stazione Centrale distribuendo ai pendolari un fac-simile dei biglietti ferroviari «valido per le prossime elezioni», e le note precisavano che «per arrivare a destinazione è necessario cambiare il governo della Regione».
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