Cronaca locale

Addio nozze fai-da-te: ci pensa il manager

Non si capisce se è crisi dei sentimenti o economica, ma ci si sposa sempre meno. Per la verità nel 2008 i dati ci dicono che c’è stato un leggerissimo aumento di matrimoni celebrati a Milano: 3880 contro i 3845 dell’anno precedente, con una predominanza di riti civili che sono stati il 64,5%. Quest’ultima percentuale è più alta perché vengono considerate le seconde-terze nozze di persone già separate.
I riti religiosi sono stati 1371, scelti dalle coppie più giovani, 27-32 anni (dati Comune di Milano). Ma dietro ai freddi numeri, sappiamo che il periodo che precede il matrimonio, che sia il primo e per tutta la vita, o il secondo per i meno fortunati, è frenetico. Spesso per mancanza di tempo ci si organizza chiedendo aiuto a mamme, zie, amiche e fuori dall’ufficio si corre per vedere e scegliere il ristorante o per la prova del vestito. Senza dimenticare la coda all’anagrafe per i documenti necessari, il corso per fidanzati di preparazione al matrimonio, le bomboniere, i fiori, il fotografo, la musica e chi più ne ha più ne metta. Un vero tour de force che spesso fa arrivare al giorno tanto atteso stressati, stanchi e con la certezza quasi matematica di non essere riusciti a fare il massimo per rendere unica la festa di questo importante giorno. E allora? Ecco che a risolvere i mille problemi organizzativi dell’evento-cerimonia arriva il coordinatore di matrimoni o wedding-planner.
Vi ricordate il film con Jennifer Lopez Prima o poi mi sposo? Non è fiction, esistono davvero, professionisti pagati per far sì che tutto vada alla perfezione. Molto utilizzati negli Stati Uniti stanno cominciando a prendere piede anche qui. Certo noi italiani inventori dell’arte di arrangiarsi non siamo abituati a farci organizzare tutto senza poterci mettere il becco, ma anche questo costume sta un po’ cambiando, altrimenti non si spiegherebbero le oltre 30 agenzie che operano a Milano.
«Creativa e redditizia la professione del wedding-planner - afferma Stefania Arrigoni, presidente dell’Awp(associazione wedding planner) -. In Italia ci sono pochissimi professionisti in organizzazione di matrimoni, meno di trecento. Se si considera che nel nostro Paese si celebrano 250mila matrimoni all’anno, ad ogni organizzatore ne toccherebbero 833 ciascuno, e ad un bravo professionista ne basterebbero 10-15 per vivere bene.
Ai nostri corsi, dove gli iscritti sono più donne che uomini, con una cultura medio alta, insegniamo tutto quello che serve per poter operare da subito: progettazione scenografica, decorazione floreale e luci, nozioni di diritto, tecniche di comunicazione e marketing. Inoltre offriamo delle giornate studio su come avviare l’attività, le regole commerciali, la contabilità».
Che il wedding-planner sia una seria opportunità di lavoro lo dicono i professionisti, i wedding famosi, come l’architetto Angelo Garini, punta di diamante nei corsi (che registrano sempre il tutto esaurito) organizzati dall’associazione Wp, editore della rivista Immagina i cui contenuti coniugano i vari aspetti di progettista dell'evento: decorazione della casa e decorazione floreale, allestimento della tavola, organizzazione della festa. «Il mercato dei matrimoni è molto interessante e in crescita - spiega Garini - purtroppo c’è troppo fai-da-te, gente che si improvvisa solamente perché ha organizzato un paio di feste di successo. Organizzare un matrimonio non è così semplice, necessita di preparazione. Altro aspetto importante è avere una rete di collaboratori dei vari settori di competenza professionali e affidabili». Poi c’è il mercato estero, da sempre innamorato delle location italiane: laghi e Liguria, la costa Amalfitana e la Toscana le mete preferite per una clientela prettamente anglosassone, americani, inglesi e irlandesi, ma sta venendo su molto bene anche il mercato russo. A Milano l’agenzia «Romeo & Juliet» lavora esclusivamente con clientela straniera «per scelta fin dal primo giorno - spiega la titolare Loretta Santagostini - quando abbiamo cominciato noi, l’Italia non era ancora pronta. Lo straniero si affida completamente, non contratta quasi mai e quando è soddisfatto è molto generoso. Con loro si lavora molto bene. I più esigenti sono i giovani che si rivolgono ai wp cercando il sogno».

Eleganza creatività, impegno, piccoli-grandi dettagli e la cerimonia perfetta è servita e il business avviato.

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