Albanese sale su una gru e minaccia di buttarsi

Per più di dieci ore, a partire da sabato sera, ha minacciato di buttarsi da una gru su cui si era arrampicato poco dopo la mezzanotte, in un cantiere di corso Indipendenza (zona Monforte-Vittoria). Stiamo parlando dell’albanese 34enne che, finalmente, ieri mattina ha desistito nella sua «impresa» e si è lasciato convincere da uno psicologo a scendere giù.
È vero: non è mai troppo tardi. Ed è altrettanto sacrosanto che è tutto bene quel che finisce bene. Tuttavia, quando l’immigrato ha preso la saggia decisione di ritornare con i piedi a terra, l’orologio segnava già le 10. E per tutta la notte, sospeso a una decina di metri d’altezza, l’albanese aveva tenuto impegnati vigili del fuoco, carabinieri e un’autoambulanza perché, com’è risaputo, in casi come questi, non si può mai sapere come potrebbe andare a finire. E quindi è meglio prendere ogni precauzione anche se poi, nella maggior parte dei casi, si rivela tutto inutile.


Ma qual è l’origine della protesta che ha fatto persistere l’albanese nel suo intento per tutta la notte e buona parte della mattinata? Si tratterebbe di una sorta di protesta legata a una multa ricevuta in treno, anche se le spiegazioni dell’interessato sui fatti in questione sono state del tutto sconnesse, imprecise e, quindi, inutili.
Inutile sottolineare che, dopo essere sceso dalla gru, lo straniero è stato trasportato al Policlinico per alcuni accertamenti psichiatrici.

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