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Italia brillante ma la spunta l’Irlanda: all’Olimpico finisce 34-20

Invece della temuta imbarcata, la gara dell'Olimpico di Sei Nazioni vede un'Italia vivace, coraggiosa che se la gioca a viso aperto con i migliori al mondo. Gli Azzurri rimangono in partita fino agli ultimi 10 minuti ma la vittoria va agli ospiti

Sei Nazioni, Italia brillante ma la spunta l’Irlanda: all’Olimpico finisce 34-20

Alla vigilia dell’incrocio con la migliore squadra al mondo, il timore di tutti era che gli Azzurri di Kieran Crowley uscissero dall’Olimpico con le ossa rotte. L’Italia, invece, mette una grandissima prestazione, trovando contromisure efficaci all’attacco dei Verdi e una verve offensiva davvero inconsueta in questo Sei Nazioni. Se nel primo tempo le mete concesse con una certa leggerezza avrebbero potuto mandare in confusione i padroni di casa, la reazione dell’Italia è di quelle memorabili, tanto da chiudere un primo tempo spettacolare su un promettente 17-24. Il secondo tempo è decisamente meno vivace ma, alla lunga, la retroguardia azzurra paga le tante energie spese per contrastare i Verdi. Nel finale la seconda meta di Hansen sembra chiudere i conti. Il tanto temuto crollo dal punto di vista fisico non c’è, l’Italia chiude con forza, coraggio e orgoglio. La vittoria se la porta a casa l’Irlanda ma sul campo si sono visti tanti passi avanti per i ragazzi di Crowley. Ennesima sconfitta ma la rinascita degli Azzurri procede bene.

Italia Irlanda Azzurri

La partita

Il tecnico irlandese Andy Farrell è costretto a cambiare più di un terzo dei titolari per la partita dell’Olimpico, con il debutto di Byrne e Casey nel Sei Nazioni. Fuori il capitano Johnny Sexton la fascia passa a James Ryan. Fuori anche Herring e Beirne nella seconda linea, mentre dietro Conan prende il posto di O’Mahony. Spazio anche per Aki al centro con il ritorno di Baird e Crowley in panchina.

Gli Azzurri tornano con qualche modifica rispetto a quanto visto a Twickenham: a parte l’aggiunta di Paolo Garbisi c’è la staffetta tra Ferrari e Riccioni e un paio di facce nuove. Menoncello va tra i centri mentre all’ala c’è l’italo-francese Pierre Bruno a quattro mesi dall’ottima prova nel test match contro Samoa. Il tecnico Kieran Crowley crede che l’Italia possa imparare da quanto fatto contro la Francia e l’Inghilterra ed essere galvanizzata dall’incrocio con i migliori al mondo. La speranza è che la differenza la possa fare il pubblico dell’Olimpico, che in passato è stato un vero e proprio talismano per l’Italia.

Irlanda cinica, Italia sul pezzo

L’impatto dei Verdi sulla partita è micidiale e lascia gli Azzurri alquanto basiti. Neanche il tempo di sistemarsi che gli ospiti vanno in meta. Aki trova con un lancio millimetrico il break di Van der Flier che prende un buco e alimenta poi la corsa di Lowe verso la meta. Sembra fatta ma Capuozzo ci arriva giusto in tempo per farlo andare fuori dal campo. Ci vuole il TMO per decidere ma l’Italia viene graziata. Purtroppo, però, l’Irlanda è l’unica in campo e trova la prima meta pochi minuti dopo. Funziona ancora la combinazione tra Aki e Lowe, che però stavolta trova un liberissimo Ryan, che stavolta non rischia e la schiaccia in meta. La conversione va al solito Byrne che, stranamente, non riesce a metterla tra i pali.

Ryan meta Italia Irlanda

Gli Azzurri, però, non ci stanno ad esser messi sotto all’Olimpico e mettono una reazione molto convincente. Dopo un’azione davvero convincente che mette in crisi la difesa irlandese, arriva una ripartenza micidiale di Niccolò Cannone che poi ha la lucidità di fornirla all’accorrente Varney che si tuffa in meta. Al contrario del dirimpettaio, Garbisi mette la conversione ad un filo dal palo. Sembra incredibile ma l’Italia è avanti 7-5 contro la migliore squadra al mondo.

Capuozzo Italia Irlanda

Sulle ali dell’entusiasmo i padroni di casa continuano a spingere come dei forsennati e si ritrovano ancora nei venti dell’Irlanda, con i soliti Cannone e Varney a trovare varchi spesso e volentieri nella solitamente granitica retroguardia verde. Particolarmente efficaci gli affondi sulle ali, con Capuozzo tra i migliori in campo ma, in generale, l’attacco azzurro che sembra in serata. Gli ospiti, però, sono cinici come poche squadre al mondo. Basta un paio di placcaggi sbagliati e l’Irlanda ritrova con troppa facilità il vantaggio. Aki trova un buco colossale nei dietro azzurri ed alimenta l’accorrente Keenan. Nonostante sia circondato da tre azzurri, se ne libera come se niente fosse e la schiaccia proprio tra i pali. Stavolta Byrne non può proprio sbagliare la conversione. 7-12 Irlanda.

Ryan meta 2 Italia Irlanda

L’Italia, però, è decisamente in palla. L’attacco azzurro sembra averne, punendo l’Irlanda ancora sulle ali grazie ad una corsa di Meloncello e ad un suo preciso up and under che costringe la difesa al fallo. Punizione da posizione ottima: Crowley non se la sente di rischiare e Garbisi converte facilmente portando l’Italia a meno due dagli ospiti. La difesa azzurra, però, non è assolutamente all’altezza. Pochi minuti ed un passaggio sbagliato di Garbisi si trasforma nell’ennesimo break dei Verdi. Azione fluida, magistrale, con una serie di passaggi buoni per la corsa di Aki. Il neozelandese si sbarazza dei difensori e mette la terza meta per gli ospiti. Ross Byrne mette la conversione e l’Irlanda si riporta avanti 19-10.

Aki Italia Irlanda

L’Irlanda, però, non è indenne dagli errori. Grosso pasticcio di Lowe proprio davanti ai pali dei Verdi che concede all’Italia una mischia chiusa. La soluzione di forza non funziona e una serie di passaggi imprecisi riconsegna la palla agli ospiti, sventando il pericolo. Grossa opportunità persa dagli Azzurri per tornare a distanza di tiro dai celtici. Da lì alla mezz’ora le squadre provano ad approfittare delle rispettive debolezze ma senza riuscire a trovare spazio. Se l’attacco azzurro è ancora più vivace del solito, le rispettive retroguardie sembrano aver preso meglio le misure. Partita sempre equilibrata con l’Irlanda che approfitta di una punizione per avvicinarsi alla quarta meta che varrebbe il primo punto di bonus. Per una volta la difesa dei padroni di casa è efficace, risponde ad ogni attacco e si guadagna una punizione a favore.

Crowley è costretto a cambiare qualcosa dopo un paio di contatti duri ma gli Azzurri finalmente possono respirare. Da lì in avanti, però, l’Irlanda riconquista terreno e costringe gli Azzurri ad una difesa eroica della linea di meta. Gli attacchi dei Verdi si susseguono uno dopo l’altro fino a quando l’Italia è costretta al fallo. Gli ospiti non ne vogliono sapere di calciare e mettono di nuovo sotto pressione la difesa, che alla fine crolla. Mack Hansen è tutto solo e la schiaccia vicino alla bandierina. Quarta meta irlandese e conversione non semplice per Byrne, che non si avvicina nemmeno ai pali. Irlanda avanti 24-10 ma comunque positivo il fatto che i padroni di casa siano riusciti a respingere gli attacchi al centro.

Keenan meta Italia Irlanda

Finale di tempo con l’Italia che continua a provare ad imbastire azioni ariose per poi commettere qualche errore di troppo e riconsegnare l’ovale agli ospiti. Quando tutti ormai si stavano avviando verso gli spogliatoi ecco l’errore che non ti aspetti dall’Irlanda. Passaggio no-look di Bundee Aki che viene intercettato dal genovese Pierre Bruno, che si invola tutto solo e la schiaccia sotto l’H. Garbisi converte facilmente e riporta sotto l’Italia. Il primo tempo si chiude su un ottimo 17-24, una bella meta che lascia molte speranze per il pubblico dell’Olimpico.

Bruno Italia Irlanda

Italia coraggiosa ma imprecisa

Al rientro in campo l’Irlanda prova a mettere pressione ai padroni di casa per dare la spallata decisiva alla partita ma l’Italia riesce a soffrire e non concedere molto. L’attacco arioso, spettacolare del primo tempo è un ricordo, si è costretti in trincea, a lottare accanitamente su ogni singolo pallone. Il timore era che gli Azzurri non reggessero sul piano fisico ma per il momento il quindici di Crowley tiene botta. Con il procedere della partita, la panchina irlandese è sempre più nervosa, ansiosa di chiudere i conti con l’Italia prima possibile, per non rischiare brutte sorprese nel finale. Qualche fallo di troppo da parte dei Verdi con l’arbitro che ci mette un po’ troppo a punire alcuni placcaggi alti da parte degli ospiti. L’Italia prova ad approfittarne ma è ancora poco precisa nei passaggi, finendo per doversi accontentare di una punizione. Palla ancora a Paolo Garbisi da posizione non semplicissima: il numero 10 del Montpellier la mette a fil di palo ed accorcia ancora le distanze. Italia 20 Irlanda 24 per un finale che si preannuncia tesissimo.

Garbisi Italia Irlanda

L’Irlanda però cambia qualche cosa e approfitta ancora di un’imprecisione degli Azzurri in difesa. Superiorità dei Verdi, che negli spazi si rivelano micidiali. Nathan Aki la schiaccia in meta ma aveva perso il controllo del pallone. Ci vuole il TMO ma la meta viene annullata: in avanti di Aki, Italia graziata. Girandola di cambi da entrambe le parti ma le due squadre si equivalgono. A fare la differenza sarà la tenuta fisica e mentale negli ultimi venti minuti al cardiopalma. Bruno, forse il migliore in campo per gli Azzurri, recupera un buon pallone ma poi trattiene troppo l’ovale. Punizione da posizione invitantissima che viene convertita senza alcun problema da Byrne. 20-27 per gli ospiti ma l’Italia sembra ancora in partita.

Con l’Irlanda un attimo rilassata gli Azzurri trovano un paio di break veramente ottimi che portano i padroni di casa ad un passo dalla meta. Grandiosi Garbisi e Pettinelli ma il calcio in avanti è troppo lungo e non riesce ad essere convertito in cinque punti. L’Italia ci crede e continua a spingere, commettendo qualche imprecisione di troppo. Al 71’ l’eroica difesa azzurra sembra aver finito la benzina e Mack Hansen ne approfitta ancora, segnando la sua seconda meta in giornata. Alla lunga, la strenua resistenza è costata molto agli Azzurri, che si ritrovano a due mete di distacco.

Garbisi 2 Italia Irlanda

L’Italia mostra un gran coraggio e si spinge avanti con determinazione ma la lucidità non è più quella dei tempi migliori. Gli ultimi cinque minuti vedono qualche spazio invitante per gli Azzurri che però non riescono ad approfittarne. Garbisi è costretto ad uscire e la sua assenza si sente. L’orgoglio c’è, come la voglia di chiudere la partita in avanti. Il pubblico dell’Olimpico apprezza ma la differenza tra le due squadre è ormai troppa. Grande spirito e determinazione degli uomini di Crowley per una formazione che ha fatto parecchi progressi nelle ultime partite. La vittoria ed i bonus se li portano a casa gli ospiti ma è comunque una bella prova quella dell’Italia. Contro un avversario più malleabile le cose sarebbero potute andare molto diversamente.

Il tabellino

ITALIA - 15 Ange Capuozzo, 14 Edoardo Padovani, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Pierre Bruno, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti. Panchina: 16 Luca Bigi, 17 Federico Zani, 18 Marco Riccioni, 19 Edoardo Iachizzi, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Alessandro Fusco, 22 Luca Morisi, 23 Tommaso Allan

IRLANDA - 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Bundee Aki, 12 Stuart McCloskey, 11 James Lowe, 10 Ross Byrne, 9 Craig Casey, 8 Jack Conan, 7 Josh van der Flier, 6 Caelan Doris, 5 James Ryan (c), 4 Iain Henderson, 3 Finlay Bealham, 2 Ronan Kelleher, 1 Andrew Porter. Panchina: 16 Dan Sheehan, 17 Dave Kilcoyne, 18 Tom O’Toole, 19 Ryan Baird, 20 Peter O’Mahony, 21 Conor Murray, 22 Jack Crowley, 23 Jimmy O’Brien

Arbitro: Mike Adamson (Scozia)

Punti: 3' meta Ryan (IRL), 8' meta Varney, tr. Garbisi (ITA), 13' meta Keenan, tr. Byrne (IRL), 19' calcio Garbisi (ITA), 21' meta Bealham, tr. Byrne (IRL), 36' meta Hansen, tr. Byrne (IRL), 41' meta Bruno, tr. Garbisi (ITA), 56' calcio Garbisi (ITA), 64' calcio Byrne (IRL), 72' meta Hansen, tr.

Byrne (IRL).

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