Mondiali di nuoto 2023: tutti gli ori vinti dall'Italia

La vittoria nella staffetta mista di fondo 4x1500 e il trionfo di Ceccon nei 50 farfalla sono gli unici due ori conquistati ai Mondiali di Fukuoka. Un passo indietro rispetto a Budapest 2022

Mondiali di nuoto 2023: tutti gli ori vinti dall'Italia

Arriva il momento dei bilanci per l'Italia dopo i Mondiali di nuoto di Fukuoka. Di sicuro qualcosa ci si aspettava qualcosa in più dal nuoto azzurro, che ha raccolto soltanto due successi (nella staffetta mista di fondo e nei 50 farfalla con Thomas Ceccon).

Dal terzo posto nel medagliere di Budapest dello scorso anno sia in vasca (5 ori, 2 argenti e 2 bronzi) sia complessivo delle cinque discipline acquatiche (9, 7, 6), l'Italnuoto è sceso a Fukuoka al decimo posto (1 oro, 4 argenti e 1 bronzo) e all'ottavo (2, 7 e 5). Non solo: i due ori vinti in Giappone sono arrivati da specialità non olimpiche: di certo non un bel segnale in vista di Parigi 2024. Anzi ad oggi sembra un pericoloso campanello d'allarme.

L'oro nella staffetta mista

La staffetta del fondo 4x1500 mista (due uomini e due donne) ha vinto l'oro con Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza, Gregorio Paltrinieri. È il primo titolo nella specialità per l'Italia a un Mondiale. Il quartetto azzurro ha chiuso in 1h10'31"2 davanti all’Ungheria (1h10'35"2) che in ultima frazione combatte con David Bethlem, ma poi cede a Paltrinieri. Bronzo definito dal fotofinish: lo prende l’Australia (1h11'26"7), a scapito della Germania che da campione uscente finisce quarta.

Tra le onde che al Momochi Seaside Park, in prima frazione parte Barbara Pozzobon, veneta, 29 anni, che si allena con Paltrinieri e Acerenza a Ostia da gennaio 2021. È una maratoneta, faceva la 25 km che è stata depennata dai Mondiali. Si è dovuta reinventare velocista. È stata quinta nella 5 km e questa è stata la sua prima staffetta. Barbie come la chiama il gruppo, dà il cambio a Ginevra Taddeucci con l’ottava posizione mentre la Spagna è in testa. La fiorentina, 26 anni, che era nella staffetta Mondiale di bronzo a Budapest 2022 (con Giulia Gabbrielleschi, Acerenza e Paltrinieri) e d’argento nella 10 km agli Europei dell’anno scorso a Roma, guadagna due posizioni prima del cambio con Domenico Acerenza. Tocca a Mimmo, lucano, 28 anni, 4° nella 10 km a e di bronzo nella 5 km a Fukuoka, mette in campo il break. A Paltrinieri l’onore e l’onere di siglare il successo.

Greg parte a 7'' dall’Australia, l’ungherese Betlehem e il tedesco Klemet sono dietro di 2 secondi. Impiega 10 metri per superare Kyle Lee e passa in testa, accentua il ritmo, aggredisce l’acqua ma non riesce a divincolarsi dal magiaro, che è un osso durissimo. Perciò pensa, prova ad accelerare e staccare la concorrenza per evitare pericolose bagarre nel finale. La gara è di grande intensità. Germania e Australia si staccano rassegnate a contendersi il podio. Betlehem non molla, Greg nuota rabbioso alza la testa consapevole di essere ad un passo dal trionfo e alla vista dell’imbuto a 100 metri dal traguardo capisce che è ormai è fatta. Una vittoria incredibile di una staffetta pazzesca.

Ceccon oro nei 50 farfalla

Thomas Ceccon ha riscritto la storia dello sport italiano, vincendo l'oro nei 50 farfalla ai Mondiali di Fukuoka. Un'impresa mai riuscita a nessuno prima d'ora, in una specialità in cui l'Italia non aveva mai portato a casa alcuna medaglia. Il 21enne di Schio, tesserato per Fiamme Oro e Leosport, trionfa con il record italiano in 22''68, con una progressione fantastica dopo i trentacinque metri, che cancella il 22''79 siglato lo scorso anno in semifinale a Budapest quando poi fu quinto. Bruciata la concorrenza con il portoghese Diogo Matos Ribeiro argento in 22''80 e il francese Maxime Groussat che in 22''82 conferma il bronzo conquistato a Budapest 2022.

Per l'Italia è il 24° oro mondiale della storia. Inoltre diventa il quarto nuotatore azzurro a salire almeno cinque volte sul podio mondiale in vasca lunga, eguagliando Massimiliano Rosolino; davanti a lui soltanto Gregorio Paltrinieri (8) e Federica Pellegrini (11). E soprattutto riscrive la storia perché mai nessun italiano aveva trionfato in due mondiali e in altrettanti stili differenti. Ma non solo viene sfatato il tabù farfalla: infatti è la prima medaglia iridata in assoluto per l'Italia del nuoto nella specialità.

Il medagliere

La Cina ha vinto il medagliere dei Mondiali di Fukuoka, forte dello squadrone dei tuffi e anche di un'ottima spedizione in vasca con 16 medaglie e 5 ori. L'Australia si è invece imposta in quello del nuoto in corsia. L'Italia ha chiuso ottava nel medagliere generale e decima in quello in corsia, dove un anno fa aveva terminato con 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi. Grazie al terzo posto del Setterosa, ha ottenuto almeno un podio in ogni disciplina, unica nazione a riuscirci. Questo il bilancio degli azzurri: nuoto (1-4-1), pallanuoto (0-0-1), fondo (1-1-1), tuffi (0-0-2) e artistico (0-2-0), per 14 medaglie totali (2-7-5).

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Tutte le medaglie dell'Italia

Quattordici medaglie in tutto per l'Italnuoto ai Mondiali di Fukuoka. Detto dei due ori conquistati da Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza, Gregorio Paltrinieri e da Thomas Ceccon. Scopriamo tutte le altre medaglie.

Sette gli argenti: Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero nel duo tecnico del nuoto artistico; squadra nella routine tecnica con Linda Cerruti, Marta Iacoacci, Sofia Mastroianni, Enrica Piccoli, Lucrezia Ruggiero, Isotta Sportelli, Giulia Vernice e Francesca Zunino; Gregorio Paltrinieri nella 5 chilometri di fondo; staffetta 4x100 stile libero con Alessandro Miressi, Manuel Frigo, Lorenzo Zazzeri, Thomas Ceccon; Nicolò Martinenghi nei 100 rana; Simona Quadarella nei 1500 stile libero; Thomas Ceccon nei 100 dorso.

Cinque i bronzi: Elena Bertocchi e Chiara Pellacani nel sincro trampolino; trampolino 3m misto con Chiara Pellacani e Matteo Santoro; Domenico Acerenza nella 5 chilometri di fondo; infine, quello del Setterosa di Condorelli, Tabani,

Galardi, Avegno, Giustini, Bettini, Picozzi, Bianconi, Palmieri, Marletta, Cocchiere, Viacava, Banchelli, Gant, Cergol. Un dato resta da sottolineare l'Italia è l'unico paese a essere andato a medaglia in tutte le discipline.

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