da Detroit
Dopo il caso clamoroso di Eliot Spitzer, il governatore dello Stato di New York costretto alle dimissioni dopo che era finita sui giornali la storia imbarazzante degli 80mila dollari da lui spesi in prostitute «di lusso», un altro politico democratico di primo piano rischia di vedere rovinata la propria reputazione e la propria carriera politica per una vicenda boccaccesca. Kwame Kilpatrick, trentasettenne sindaco nero di Detroit, è stato infatti accusato di spergiuro e ostruzione alla giustizia insieme con la sua assistente Christine Beatty.
I due avrebbero tentato di tenere segreta la loro relazione durante un processo che si è tenuto lo scorso giugno. Ma sono stati incastrati da un giornale di Detroit che aveva pubblicato il testo di una serie di scambi di messaggi telefonici tra loro che invece mostravano in modo evidente la natura sessuale della loro relazione.
Non si tratta di accuse di poco conto. La legge americana prevede per lo spergiuro in tribunale una pena di 15 anni di carcere, e Kilpatrick vi sarebbe incorso ben quattro volte. Il sindaco di Detroit ha reagito accusando il procuratore Kym Worthy di pregiudizi razziali nei suoi confronti. «La decisione del procuratore mi disturba profondamente - ha detto Kilpatrick -. Questo processo è viziato fin dal suo inizio». Il sindaco ha anche paragonato i suoi accusatori a «una massa di linciatori».
Il consiglio comunale di Detroit ha chiesto a Kilpatrick di dimettersi per levidente danno dimmagine provocato a una città che sta già vivendo da decenni una profonda decadenza: negli ultimi quarantanni, a causa della crisi dellindustria automobilistica, la sua popolazione si è dimezzata, scendendo sotto il milione di abitanti. E ha deciso di continuare una propria indagine sulla vicenda.
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