Un altro ordigno a una sezione di Forza nuova

Ancora un’attentato contro una sede politica. E anche stavolta, come era accaduto per ben due volte alla fine del 2009, sotto tiro è finiza una sezione di Forza Nuova, quella in via Lidia all’Eur a Roma. Un incendio, provocato dall’accensione di una bottiglietta contenete benzina, ha danneggiato la saracinesca della sede e alcune sedie che si trovavano all’interno. I vigili del fuoco hanno subito spento le fiamme e trovato, poco dopo, la bottiglietta contenente tracce del liquido infiammabile. I carabinieri della stazione di San Sebastiano hanno avviato accertamenti, oltre ai rilievi scientifici, per risalire agli autori del gesto. Al momento non c’è stata nessuna rivendicazione.
«È il secondo attentato in meno di una anno a questa sezione, il secondo in meno di una settimana contro Forza Nuova. Ma se sperano di intimidirci si sbagliano di grosso», dice Maurizio De Santis, coordinatore romano di Forza Nuova e segretario della sezione di via Lidia. «Questa comunità è stata bersaglio, con questo, di ben quattro attentati - prosegue De Santis - due incendiari e due bombe ad alto potenziale. Abbiamo resistito alle bombe, alle molotov, non ci siamo mai arresi e non ci arrenderemo! Rispondiamo all’odio antifascista col sorriso sulle labbra e la determinazione che hanno sempre animato il nostro mondo dalle trincee di ieri alle piazze di oggi».
Solidarietà ai militanti di Via Lidia è stata espressa dal segretario nazionale Roberto Fiore: «Evidentemente con questa serie di attentati c’è chi vuole scatenare una guerra all’interno di una generazione di giovani - sostiene Fiore - come negli anni di piombo, per mantenere inalterato lo status quo e garantirsi il potere.

A chi arma la mano degli stupidi, rispondiamo che l’ambiente nazionale rivoluzionario, che oggi Forza Nuova incarna, ha fatto tesoro del sangue versato dai nostri fratelli negli anni Settanta, non cadremo nella trappola. Il nostro nemico non è lo stupido che lancia una molotov, ma il criminale in giacca e cravatta che gli dice di farlo».

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