Il 59% dei comuni della Lombardia sono a rischio idrogeologico, ovviamente primi in classifica i territori montani, con le province di Sondrio (99% dei comuni classificati «a rischio idrogeologico» e Bergamo (75%). Il 78% delle municipalità che hanno risposto alle interviste hanno abitazioni nelle aree golenali, negli alvei dei fiumi e nelle aree a rischio frana. Sono alcuni dei dati emersi dal check-up sottoposto ai comuni da Ecosistema Rischio 2009, la campagna di sensibilizzazione e prevenzione organizzata da Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile dedicata al rischio idrogeologico. Il 22% delle amministrazioni monitorate presenta addirittura interi quartieri in zone a rischio, mentre il 54% ha edificato in tali aree strutture e fabbricati industriali, con grave rischio non solo per lincolumità dei dipendenti ma anche per eventuali sversamenti di prodotti inquinanti nelle acque e nei terreni. Ancora, nel 15% dei casi presi in esame sono presenti in zone esposte a pericolo strutture sensibili, come scuole e ospedali e strutture ricettive turistiche, ad esempio alberghi o campeggi.
Numeri che secondo Legambiente delineano il quadro di un territorio fragile, dove sono oltre 900 i comuni a rischio frane o alluvioni, e che puntano il dito contro uno sviluppo urbanistico e un uso del territorio poco rispettosi delle limitazioni imposte dal quadro dei rischi connessi allassetto idrogeologico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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