Il toto Ambrogini un mese fa aveva innescato accese polemiche politiche, come da copione. Contro la candidatura della Flotilla lanciata da Verdi e Pd - rifiutata poi dalla stessa portavoce Margherita Cioppi perché il Comune ha bocciato lo stop al gemellaggio con Tel Aviv - la Lega aveva risposto con la Medaglia d'Oro al presidente Usa Donald Trump mentre l'avvocato Annamaria Bernardini De Pace e il direttore editoriale del Giornale Vittorio Feltri avevano minacciato di restituire il premio ricevuto anni fa. Alla fine, il clima si è rasserenato e ieri i capigruppo e l'Ufficio di presidenza riuniti in "conclave" dalle ore 15 a Palazzo Marino sono usciti con la lista dei premiati il prossimo 7 dicembre al Dal Verme dopo sei ore ma senza aver alzato troppo i toni. Quindici Medaglie d'Oro, 20 attestati, 6 Medaglie alla Memoria e la Grande Medaglia alla Memoria al Fai.
Buona la seconda. Questa volta è arrivato quasi in scioltezza il via libera all'Ambrogino per l'agente eroe Christian Di Martino, il viceispettore di Polizia che nel maggio del 2024 intervenne per bloccare un immigrato marocchino che lanciava pietre contro i treni e infastidiva le persone alla stazione di Lambrate e fu accoltellato alla schiena. Rischiò la vita e fu sottoposto a un lunghissimo intervento, anche la premier Giorgia Meloni andò a trovarlo all'ospedale di Niguarda. A giugno è rientrato in servizio. Ha incontrato il presidente del Senato Ignazio La Russa, già lo scorso 27 dicembre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito la medaglia al valor civile. Eppure all'edizione 2024 la candidatura della Lega era stata scartata. Ci ha riprovato quest'anno FdI ed è arrivato il semaforo verde. Ed è in lista il direttore del TgLa7 Enrico Mentana, anche se al termine di un lungo ping pong interno alla maggioranza: proposto da Azione, contestato dai Verdi. Mentana ha sempre contestato l'uso del termine genocidio per Gaza. Sì a Carlo Crocco, imprenditore e fondatore dell'associazione "Main dans la main", che nel 2020 staccò un assegno da 100mila euro e lo consegnò al sindaco Sala perché lo portasse per Natale al Pane Quotidiano. A Vincenzo Cimino, diabetologo di fama che nel durante la pandemia si è distinto per la vicinanza ai pazienti più fragili, il maratoneta Iliass Aouani, all'imprenditore farmaceutico Alessandro Del Bono, alla storica preside dell'Istituto Paolo Frisi, Iris Tarter. Ambrogino all'avvocato Alessandro Maniaci, a Leonardo Visco Gilardi (segretario generale Aned), Mimma Guastoni (produttrice discografica), Guglielmo Maisto (professore tributarista), la dottoressa Paola Martinoni, al direttore del Sole24Ore Fabio Tamburini, il cardiochirurgo Claudio Russo, al manager Roberto Leonelli. Medaglia alla Memoria dell'avvocato Mario Fezzi, della giudice milanese e per cinque a capo del Tribunale di Pavia Annamaria Gatto, allo psicoterapeuta dell'Istituto Tumori Carlo Clerici, all'ex presidente Anffas Marco Pedrini e all'ex responsabile cast alla Scala e agente di musica lirica Marco Targetti e al medico Ivo De Carneri. Frizioni da sinistra sul Reparto radiomobile dei Carabinieri proposto dalla leghista Silvia Sardone come segnale di solidarietà ai militari finiti sotto inchiesta dopo l'inseguimento e l'incidente che ha causato la morte del 19enne di origine marocchina Ramy Elgaml, fuggito all'alt in sella a uno scooter guidato da un amico, ma riceverà l'Attestato. Gli altri vanno a C.R.M.
Cooperativa Sociale Onlus, Cgil Milano, Corale Polifonica Nazariana, Csrc Carlo Poma, Salvatore D'Arezzo, Fare x Bene Ets, Fondazione Airc, Marco Giachetti (presidente Fondazione Cà Granda), Lo Stampatello Casa Editrice, Nativa Società Benefit, Parco Nord Milano, Stefano Quintarelli, ResQ-People Saving People, Rete Scuole Senza Permesso, Scuola Militare Teulié, Spazio Aperto Cooperativa Sociale, Jo Squillo e Vincenzo Tempera. La capogruppo Pd Beatrice Uguccioni sottolinea la scelta di "meno nomi vip per valorizzare persone che nel quotidiano si sono distinte in vari settori, dalla scuola alla medicina".