 
Il Comune ha stanziato i 9,5 milioni che servono a bonificare dall'amianto l'area di piazzale Zavattari-Stuparich e riprendere il più in fretta possibile la costruzione della corsia preferenziale della 90/91, bloccata a metà ottobre dopo il rilevamento di frammenti di cemento-amianto. La giunta Sala ha confermato (per ora) il vecchio cronoprogramma, con entrata in funzione del filobus nel tratto che manca a chiudere il "cerchio" entro fine 2026, ma via Albani che è chiusa al traffico da un anno e avrebbe dovuto rivedere la luce tra ottobre e novembre dovrà attendere fino al prossimo giugno. La scadenza è parziale, i tecnici si sono riservati di valutare più avanti. Una settimana fa si è tenuto un incontro pubblico presso la chiesa di Sant'Anna, presente anche l'assessore Marco Granelli. É stata riassunta ai residenti la situazione. Nel corso dei lavori (iniziati a maggio 2024), dalo scoro luglio in via Migliara e poi in piazzale Zavattari, Stuparich, viale Elia e altri punti del cantiere è stata rilevata la presenza di Eternit, sia nei cumuli di terreno già scavato e stoccato, in attesa di essere riutilizzato, sia in aree ancora da scavare. Una presenza "riconducibile ai lavori effettuati negli anni 1950/'60 per la copertura dell'alveo del fiume Olona". I tecnici hanno spiegato che nel 2010, ai tempi in cui ci fu un primo avvio dei lavori per la corsia riservata, non era stato rilevato amianto e nemmeno nel 2020 quando è stato stilato il nuovo progetto. Questa volta è stato possibile "solo grazie a una particolare combinazione di circostanze", la pioggia intensa ha "lavato" i cumuli di terreno e rimosso la pellicola di terra che ricopriva i frammenti, "rendendoli visibili e riconoscibili". Una situazione "senza precedenti simili nel caso di lavori stradali in città", l'amianto si ritrova "quasi soltanto in corrispondenza di sedi tranviarie". Tant'è. Va rimosso da imprese specializzate e smaltiti in discariche per rifiuti pericolosi, l'operazione genera gli extracosti che fanno schizzare la spesa per un chilometro in più di sede riservata da 23,4 a 32,9 milioni. E il cantiere potrà riprendere solo a fine bonifica. Il vicecoordinatore cittadino di Forza Italia Fabrizio De Pasquale, con la consigliera di Municipio 8 Anna Gesualdo, sottolinea intanto la "cifra monstre" dell'investimento e "ai residenti sembra impossibile che l'inquinante non sia mai stato rilevato dal 2010". Denunciano i danni per i negozi di prossimità, in particolare in via Albani, "vanno estesi anche qui ristori previsti per le attività lungo i cantieri di M4" e "va riaperto quando prima il transito da piazza Stuparich".
Altro fronte aperto in piazza Bettini, zona Forze Armate, dove i residenti hanno raccolto 2mila firme contro la "piazza tattica" e la giunta a settembre aveva frenato dopo le proteste. Ma giorni fai sono ripresi i lavori.
"L'assessore Romani ha preso in giro residenti e commercianti - contestano i leghisti Alessandro Verri e Lucrezia Ferrero -. Nessuna modifica, nessuna risposta alle richieste di chi vive e lavora nella zona. Abbiamo presentato un question time in Consiglio Comunale per chiedere chiarimenti".