«Amsa, dall’emergenza ai record In discarica solo il 5% dei rifiuti»

In via Zama entrano in funzione un selezionatore tecnologico dei materiali e un distributore di metano

Una nuova struttura con distributori per rifornire contemporaneamente di metano 50 automezzi della flotta e un modernissimo impianto per la selezione dei rifiuti (Maserati Light). Ieri l’inaugurazione nella sede Amsa di via Zama, un’occasione per ricordare, come hanno fatto il presidente Fausto Talenti e Gabriele Albertini, che ormai Milano manda in discarica meno del 5 per cento dei rifiuti. «La raccolta differenziata - spiega il sindaco - ha raggiunto il 45 per cento e la città termovalorizza oltre il 50 per cento del pattume. Un procedimento, a Silla 2, che consente di fornire energia a 300mila persone e teleriscaldamento a 20mila. Un nuovo corso dell’Amsa, cominciato nel 1997 quando l’allora sindaco era costretto a parlare per Milano di “emergenza rifiuti”». Alla cerimonia erano presenti anche il direttore dell’Amsa Carlo Petra e gli assessori comunali, provinciali e regionali Domenico Zampaglione, Bruna Brembilla e Domenico Zambetti. Per Zampaglione, l’apertura dei nuovi impianti è «un passo significativo che si coniuga con il potenziamento e la riorganizzazione del management dell'Amsa». Albertini, invece, sottolinea la «protezione ambientale» che ispira i nuovi interventi. Maserati Light, infatti, è un impianto di selezione dei rifiuti solidi urbani che interviene sulla raccolta differenziata separando i vari componenti in modo da ottenere la massima valorizzazione dalle diverse porzioni, siano esse secche, organiche o ferrose. È stato realizzato in modo tale che la quantità di rifiuti scaricata quotidianamente venga lavorata nella stessa giornata al ritmo di smaltimento di 100 tonnellate all’ora. In questo modo non esiste dispersione degli odori nell’atmosfera. Stessa filosofia ispira l’impianto in grado di rifornire contemporaneamente 50 automezzi.

«Oggi - aggiunge Albertini - la flotta Amsa è composta da 944 veicoli, 365 dei quali dedicati ai servizi di raccolta. Già ora 84 sono a metano e 17 elettrici. Sugli altri viene utilizzata una miscela di gasolio e biodiesel che riduce le emissioni di anidride carbonica. Ma tutti presto diventeranno a gas».

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