da Milano
«I profitti delle attività auto di Fiat provengono quasi interamente dal Brasile e dato che i mercati dellEuropa meridionale diventano più difficili (meno 14% la Spagna e meno 10% lItalia nei primi 5 mesi del 2008), assume una crescente importanza che i profitti nel Paese sudamericano siano sostenibili». È quanto affermano gli analisti del Crédit Suisse in un report dal titolo «Brasile: linflazione impatta le vendite di auto?».
Gli stessi analisti spiegano che «Fiat e Volkswagen sono le marche europee con la maggiore esposizione al mercato dellauto brasiliano. Il gruppo guidato da Sergio Marchionne vende in questo Paese circa il 27% delle sue auto e i tedeschi il 9 per cento. Quando si parla del contributo alla redditività, limportanza del mercato brasiliano è sensibilmente maggiore per Fiat».
Gli esperti del Crédit Suisse rilevano, però, le crescenti pressioni inflattive nel Paese (6,6% il tasso a maggio, la Banca centrale ha un target di inflazione al 4,5%) e il recente aumento dei tassi di interesse, al 12,25% dall11,2% del 2007. Segnali che il Brasile (più 10% il pil 2007) potrebbe essere contagiato dalla tendenza globale dellaumento dei prezzi, con rischi sulla futura crescita del mercato automobilistico.
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